“I disordini del ritmo circadiano possono portare a molte malattie, compresi diabete mellito, cancro e patologie neurodegenerative. – ha dichiarato il coordinatore della ricerca Hung-Chun Chang – Per questo le scimmie che abbiamo ottenuto potranno essere utilizzate per studiare sia lo sviluppo di queste malattie, sia possibili terapie”.
L’idea di usare gli animali per studiare disturbi che affliggono gli esseri umani non è nuova e si trascina spesso dietro numerose polemiche.