Quella di San Clemente non è una chiesa come le altre. Scendendo nel sottosuolo, si incontrano tre livelli distinti: il più profondo custodisce edifici d’epoca imperiale romana, con tanto di mitreo e ambienti legati a culti misterici. Sopra di esso si trova una basilica paleocristiana del V secolo, affrescata e ancora parzialmente visitabile. Infine, in superficie, sorge la basilica attuale, costruita nel XII secolo. Ogni strato rappresenta un’epoca diversa, come se Roma avesse sovrapposto le sue identità nel tempo, lasciando tracce tangibili di 2000 anni di storia.
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