Il Messaggero

Buon compleanno Lino!

Un compleanno importante quello di Lino Banfi che il prossimo 9 luglio spegnerà 85 candeline. Attore, comico, sceneggiatore, con la sua verve e al sua bravura è entrato nel cuore di tutti gli italiani, regalando personaggi indimenticabili.

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Totò e il consiglio su come scegliere il nome d'arte

Un nome d’arte quello dell’attore, legato al grande Totò. Lino al secolo Pasquale Zagaria, all’invio scelse di chiamarsi Lino Zaga. Ma Totò gli ricorda che se è vero che accorciare il nome nello spettacolo porti fortuna, accorciare il cognome non aveva lo stesso effetto positivo. ‘Nasce’ così Lino Banfi.

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Oltre 100 pellicole e quasi 50 i progetti televisivi.

Una carriera quella cinematografica iniziata nel 1960 e che lo consacrò nel 1973 quando gli fu affidato il ruolo del protagonista nella commedia ‘Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia‘. Messe alle spalle le difficoltà economiche degli inizi che lo vedere finire in preda agli strozzini, dormire in palazzi in costruzione e fingersi malato solo per poter dormire al caldo in un ospedale, Banfi ha preso parte ad oltre 100 pellicole e quasi 50 i progetti televisivi.

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Oronzo Canà, ricordato anche da Ciro Immobile per festeggiare un goal dell'Italia.

In questo periodo è più che mai attivo e attuale. Con gli Europei di Calcio in corso, impossibile non pensare proprio al sopracitato Oronzo Canà, ricordato anche da Ciro Immobile per festeggiare un goal dell’Italia.

Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni l’attore ha raccontato di non aver rimpianti “Ho tanti bei ricordi legati ai quel film. Mi hanno fatto diventare “di culto” anche nel mondo del calcio“. Un uomo di altri tempi, come la storia d’amore con la sua Lucia che ha fatto commuovere tutti a “Oggi è un altro giorno”. 70 anni di amore, 10 di fidanzamento e 60 di matrimonio, nato quando lui ancora non era noto e lei poco più che una ragazzina. Oggi Lucia ha l’Alzheimer e Lino la ama ancora più intensamente ricordandole la loro storia.

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Lino Banfi ricorda Raffaella Carrà e si commuove

Inarrestabile il Nonno Libero della celebre fiction Rai non smette di stupirci e farci emozionare; come quando in collegamento a ‘Estate in Diretta’ con Roberta Capua e Gianluca Semprini, ha ricordato Raffaella Carrà. Era unica, ha detto l’attore.

“Anni fa, un mio programma venne cancellato alla terza puntata per una serie di ragioniRimasi male perché ero reduce da grandi successi e lo venni a sapere il giorno prima. Per questa ragione, chiamai Raffaella Carrà e le dissi che non sarei potuto andare ospite nella sua trasmissione perché volevo tornare a casa. Più tardi ho saputo che lei in diretta mi mandò un messaggio affettuoso ‘nessuno di noi è perfetto, me compresa. Possiamo fare tutti delle trasmissioni meno belle. Ma sei un grande artista, devi cancellare questo momento e ripartire”.

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Stasera in tv, L'allenatore nel pallone su Rete 4: gli errori nel film con Banfi che non avevi mai notato

Nel 1984 arriva usciva al cinema ‘L’allenatore nel pallone’ film diretto da Sergio Martino in cui Lino Banfi interpreta l’allenatore di calcio Oronzo Canà.

Un cult della cinematografia italiana soprattutto per gli appassionati di calcio, complice le innumerevoli partecipazioni dei veri protagonisti del mondo calcistico degli anni 80: da Carlo Ancelotti a Francesco Graziani, da Zico a Giampiero Galeazzi passando per Nils Liedholm e Aldo Biscardi.

Nella pellicola per ci sono diversi errori. A cominciare dal microfono usato per l’intervista a Nils Liedholm dopo la vittoria con la Longobarda: cambia forma ad ogni inquadratura.

Durante la partita Longobarda – Atalanta i pantaloncini di questi ultimi cambiano colore. Da neri diventano azzurri nel momento del goal.

Come la casacca del portiere della Longobarda durante la partita con la Roma. Quando Pruzzo fa goal e quando arriva la terza rete dei giallo rossi, la casacca da grigio-nera diventa blu!

Come dicevamo ci sono tanti personaggi che hanno reso grande il calcio degli anni 80. Tra questi c’è Zico.. che in un’inquadratura ha i capelli mossi e in quella dopo super ricci. Il momento incriminato è quando Canà gli ruba il pallone. Non solo il cielo è cupo nella prima inquadratura, ma il giocatore che si sta allenando ha i capelli mossi. All’arrivo di Canà quando Zico ha la sacca di palloni sulle spalle, nel cielo c’è un bellissimo sole e lui ha dei favolosi capelli ricci!

Crediti foto@Ufficio stampa Mediaset