Roma come palcoscenico, non come rifugio

Negli anni della Dolce Vita, Roma fu per Brigitte Bardot una scena aperta: set cinematografici, Via Veneto, paparazzi. La Capitale la consacrò icona pop, ma non divenne mai un luogo stabile della sua vita. Troppa esposizione, troppa folla: Roma era spettacolo, non intimità. Fu tra Cinecittà e le produzioni italo-francesi che Bardot affinò la propria immagine globale. L’Italia, e Roma in particolare, agirono da laboratorio estetico e mediatico: qui la diva smise di essere promessa e divenne leggenda, inseguita e imitata.

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