Assembly, 2021 – credits foto Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Di fronte a un’opera della Senatore, veniamo sempre chiamati alla partecipazione. Il lavoro spazia dal video all’installazione, fino alla performance, grazie a uno sguardo che mira costantemente a investigare le potenzialità del corpo, il suo rapporto con la mente e l’interazione con lo spazio. L’artista predilige il contesto pubblico, in cui è possibile confrontarsi con le emergenze dell’architettura, dell’ambiente e con la quotidianità dei contesti. Per Villa Borghese ha concepito un invito liberatorio (Dance first, think later/Danza prima, poi pensa, citazione da Samuel Beckett “Dance first think later. It’s the natural order”), che giunge da una scritta accesa su una parete rivestita in foglia d’oro, ispirata ai disegni delle luminarie, rielaborazione dei rosoni e dei portali barocchi. L’installazione si sviluppa grazie a una pedana che potrà accogliere performance e azioni del pubblico e realizzate per il pubblico. Sollecitando il nostro movimento di mente e corpo, la Senatore ci coinvolge in un rinnovato e stimolante rapporto con la natura, oltre gli schemi del quotidiano.