“La musica per un pittore ha la forma dell’acqua – aggiunge Mimmo Paladino – fluida e mutevole, eterea e geometrica. Con Francesco abbiamo giocato all’antico e molto serio gioco dell’arte: pagine variopinte, colle e torchi, alchimie di appunti poetici e voci cantanti forse di una notte a Capri”.