Alessandra Amoroso si è però resa conto della dimenticanza ed è corsa a rimediare, commentando il post di Jurman così:
(KIKA) - La tecnica, lo stile e le apparenze: Donatella Rettore ne ha per tutti e nell’intervista concessa a Leggo.it ha puntato il dito contro molti colleghi, di ieri e di oggi, e personaggi noti che popolano il mondo dello star system.GUARDA ANCHE: Gli italiani che riscuotono un incredibile successo all'esteroLa cantante ha esordito parlando dell’annosa rivalità con Loredana Bertè: “Siamo sempre state diverse. È lei che si sente una mia rivale. Per me è tutto chiuso. Anzi quest’anno a Sanremo se avesse vinto sarei stata pure contenta. Eravamo amiche. Poi mi ha chiamato in causa. Io dissi che evidentemente era invidiosa del mio primo posto in classifica. Da lì in poi mi ha detto di tutto, al punto che fui costretta a dirle “Io con te non parlo più”. In tribunale tutto chiuso perché i giudici non potevano perdere tempo con due cretine”.GUARDA LA GALLERY[galleria]La Rettore fa le pulci anche ad Alessandra Amoroso: “Dovrebbe ricominciare a studiare, canta troppo di naso. Dai 15 ai 60 anni abbiamo tutti bisogno di chi ci guida: quattro orecchie funzionano meglio di due. La voce nasale proprio no. Deve essere bella, suadente. Ce l’hanno insegnato Mina, Milva, Iva Zanicchi”.Come molti colleghi della sua generazione, dopo un avvio fulminante in patria, è dovuta emigrare all’estero per continuare il suo percorso artistico: “In Italia non mi volevano, dicevano che ero una buzzicona. Gli italiani guardano le apparenze. Me lo disse anche Lucio Battisti quando lo incontrai all’estero. Era il 1978 e lui da anni non andava più nella tv italiana. Gli chiesi perché? E lui: “Mi guardano il foulard, come porto i capelli, se ho la pancia. Non faccio più neanche i concerti”. Ha fatto pure il disco dal titolo L’Apparenza”.GUARDA ANCHE: Mia Martini, il ricordo piu' dolce di Biagio AntonacciLa 65enne artista di Castelfranco Veneto se la prende poi anche con Fabio Fazio: “A Quelli che il calcio mi invitava sempre come tifosa dell'Hellas Verona, a Che Tempo che Fa invece non mi ha mai chiamato. Neanche col disco nuovo, e io ci sarei andata gratis. Sono arrabbiata con lui. Evidentemente mi considera un'artista solo se si parla di calcio. Tutte le settimane ero lì e ho fatto anche la sigla del Processo del Lunedì, voluta dal grande Aldo Biscardi”.
Alessandra Amoroso si è però resa conto della dimenticanza ed è corsa a rimediare, commentando il post di Jurman così: