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Il Messaggero

Amazon star della quarantena italiana

In questi giorni di isolamento casalingo la consegna a domicilio è una necessità per molte persone e Amazon, il colosso dello shopping online, nè è protagonista: vista però l’impennata delle richieste anche un gigante come la creatura di Jeff Bezos deve mettere dei paletti per riuscire a garantire il servizio a tutti.

Bezos dice basta ai beni non essenziali

Per questo, fanno sapere da Amazon USA, fino al 5 aprile i magazzini verranno riforniti prioritariamente di beni essenziali, individuati inqueste categorie: prodotti per la salute e per la cura della casa, prodotti per la cura della persona, cibo, forniture per gli animali, libri.

Niente panico...

Questo non significa che Amazon non venderà più giocattoli, tecnologia o altri oggetti fuori dalle categorie sopramenzionate, ma soltanto che i venditori che utilizzano Amazon come intermediario dovranno invece spedire personalmente gli oggetti agli acquirenti, senza passare per i loro magazzini.

Questo, per inciso, accadeva già prima dell’emergenza Coronavirus: a chi non è capitato di leggere che il prodotto acquistato sarebbe stato spedito direttamente dal venditore e non da Amazon?

I venditori potrebbero abbandonare Amazon

Niente panico quindi: soltanto gli oggetti potranno arrivare con un po’ di ritardo rispetto ai tempi, solitamente svizzeri, della gestione Amazon. Ovviamente non a tutti i venditori la cosa potrebbe andar bene e potrebbero decidere di vendere i loro prodotti tramite altre piattaforme come Ebay, Wish, Walmart.