Quantcast
Il Messaggero

Adriano Celentano

Durante la terza puntata di “Adrian Live – Questa è la storia“, Adriano Celentano è stato protagonista e mattatore assoluto: nessun grande ospite con cui dividere il palco, solo il Molleggiato, le sue canzoni e i suoi monologhi.

Adriano Celentano

In questa puntata infatti Adriano è tornato a parlare a ruota libera come ha sempre fatto: a spiazzare il pubblico (anche questa un’abitudine cara ad Adriano) il tema del suo monologo, che ha riguardato la morte, argomento tabù che in prima serata non è certo semplice da narrare.

Il monologo di Celentano

Morire per sempre, essere eternamente morti senza possibilità di risveglio, o morire solo per un minuto? Non ho dubbi che anche voi scegliereste la seconda opzione…”, ha attaccato Celentano rivolgendosi al pubblico, ma poi ha chiarito: “Quel minuto, lo stiamo vivendo adesso… Sto parlando soprattutto di quelli che uccidono, che stuprano… Sto parlando di Mafia, di ‘Ndrangheta, di Camorra… Quel minuto, anche se durasse 200 anni, passa in un secondo… Se non riuscissero a pentirsi entro quel minuto, allora sarebbero guai… Perché moriremmo per sempre. E non è detto che in quel “per sempre”, non ci sia la sofferenza… Come un tormento dell’anima per il male che abbiamo fatto”

Adriano Celentano

Un Vangelo secondo Adriano insomma, con un’idea tutta sua del pentimento, dell’Inferno e del Paradiso. Il pubblico da casa ha avuto reazioni contrastanti, passando dall’entusiasmo alla noia all’ansia.