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Il Messaggero

Conte ad Accordi&Disaccordi

Gli italiani resteranno in casa almeno fino al 13 aprile. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ospite della puntata speciale di Accordi&Disaccordi su NOVE.

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Foto: Kikapress

Il presidente si commuove

Il premier ha parlato di queste difficili settimane che lo vedono impegnato nella gestione dell’emergenza coronavirus e, a sorpresa, prima di congedarsi, parlando delle vittime del Covid19, Conte si è commosso.

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Le fasi più difficili

Il premier ha ricordato le fasi più dure di questa emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il nostro Paese e il mondo intero: prima la proclamazione della zona rossa, poi la drammatica conta dei morti.

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Il ricordo delle vittime

Conte ha ammesso di non aspettarsi tante perdite di vite umane e parlando dei deceduti per coronavirus si è commosso: “Abbiamo toccato con mano una ferita che si sarebbe aperta sempre più”.

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Gli occhi lucidi e la voce tremante

Il viso teso, il mento che trema, la voce rotta e gli occhi lucidi: Conte commosso non l’avevamo mai visto. Un momento toccante quello che ha visto protagonista il presidente del Consiglio nella parte finale dell’intervista ad Accordi&Disaccordi che ha colpito davvero tutti

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La reazione sui social

Conte in chiusura quasi piangeva. Mi ha commosso”, “Ho i brividi”, “Totale empatia! Grazie di essere il nostro presidente” sono alcuni dei tweet apparsi durante l’intervista.

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Conte è pur sempre un essere umano

E poi, qualcuno semplicemente osserva: “Non ci scordiamo mai che è un uomo prima di tutto. Lo ammiro molto, ha un peso sulle spalle non indifferente”.

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La buona notizia sul Coronavirus arriva da Parma

Da una parte le brutte notizie con il numero dei nuovi contagi e la conta dei decessi, dall’altra le buone notizie che dovrebbero regalare un po’ di speranza. Come quella che riguarda il pronto soccorso Covid dell’ospedale di Parma, per la prima volta vuoto dopo settimane di emergenza.

Un evento importante, che riempie di gioia in un momento così drammatico, come ci ricorda Roberto Burioni su Twitter.

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