Aumentare la popolazione delle api e la produzione di miele, permettendo agli apicoltori di vivere del proprio lavoro. Ecco come adottare un alveare

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3Bee è il nome di una startup fondata da Niccolò Calandri e Riccardo Balzaretti che cerca di contribuire alla salvaguardia del Pianeta. Come? Grazie alle api.

Secondo quanto stimato dalla FAO, infatti, le api sono responsabili dell’80% della produzione di frutta e verdura e del 50% della biodiversità del mondo. Ecco perché è oltremodo pericolosa la riduzione delle loro colonie, soprattutto per via dei cambiamenti climatici e dell’utilizzo di pesticidi.

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Da uno studio della Radboud University e della Entomological Society Krefeld si evince come gli insetti impollinatori, in quasi 30 anni, siano diminuiti del 70%, con una conseguente riduzione della produzione di miele. Lo confermano anche i dati di Coldiretti, secondo i quali nell’ultimo anno la produzione di miele in Italia è stata dimezzata.

3Bee: ecco come adottare alveari 3.0

3Bee ha avviato un network di 2.000 apicoltori in tutta Italia e vanta circa 10mila adottatori. Sì, perché la startup consente a persone e imprese di adottare un alveare.

Come si fa? Accedendo alla piattaforma online, si può scegliere la tipologia di miele, l’apicoltore che si prenderà cura delle api, la quantità di fiori che si desidera impollinare. Non solo. Si può scegliere anche la biodiversità che si vuol creare, seguendone online l’evoluzione. Conclusa la stagione apistica, l’adottatore potrà ricevere il miele 100% artigianale che le sue api hanno prodotto.

Adottando un alveare si potrà contribuire a ripopolare il Pianeta di api, insetti indispensabili per la biodiversità. Così facendo gli apicoltori potranno incrementare la produzione di miele e conservare il proprio mestiere.

“Credo che l’apicoltore sia un eroe dei nostri tempi. Il suo mestiere deve essere tutelato perché è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle api e, quindi preservare la biodiversità del Pianeta. L’iniziativa ‘adotta un alveare’ nasce per dare valore al suo lavoro, valorizzare la comunità in cui vive e per offrire un servizio a chiunque abbia a cuore la biodiversità e l’ambiente” – ha spiegato Niccolò Calandri, CEO di 3Bee.

3Bee: chi sono i fondatori della startup

Chi c’è dietro a 3Bee? Niccolò Calandri possiede un dottorato in ingegneria elettronica conseguito al ’MIT di Boston e un’esperienza di collaborazione con la Nasa. Il suo socio fondatore, invece, Riccardo Balzaretti, ha conseguito all’estero un dottorato in biologia e possiede esperienza come apicoltore hobbista.

Insieme hanno dato vita ad Hive Tech, una specie di alveare 3.0. Si tratta di una rete di sensori ioT che, posizionati nell’alveare, monitorano il benessere delle api. Ciò consente agli apicoltori di ridurre i trattamenti, diminuire le visite nell’apiario e abbassare le emissioni di Co2. Migliorando, dunque, la qualità di vita delle api.

3Bee ha ottenuto riconoscimenti e certificazioni internazionali: l’alveare Hi Tech di 3Bee è infatti rientrato nella lista stilata da Solar Impulse Foundation delle mille soluzioni a livello mondiale per la sostenibilità ambientale e ha ottenuto dalla comunità europea il finanziamento Sme Instrument per le attività di ricerca e innovazione.

Oggi l’azienda ha un team di 15 persone tra le sedi di Milano, Napoli e Como. Per il 2020 l’obiettivo di 3Bee è di raddoppiare il numero dei dipendenti. “Quest’anno ci piacerebbe poter andare a trovare tutti gli apicoltori che hanno adottato i nostri sistemi e raccontare insieme le storie degli eroi che lavorano con le api, i loro problemi, le loro necessità” – commentano.

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