“Temevo che esser madre potesse penalizzarmi. Invece sono stata scelta senza che questo aspetto fosse visto come un deterrente”. Come fare carriera senza rinunciare alla famiglia

Martina Frattari è una giovane mamma che non ha rinunciato alla carriera e oggi è manager di Life Learning, una delle principali piattaforme edu-tech italiane. Il suo percorso comincia come consulente formativa, con particolare attenzione al settore commerciale, che la porta in poco tempo a confrontarsi con situazioni impegnative come la gestione del Black Friday del 2018.

Oggi Martina guida un team di 9 consulenti, ricoprendo il ruolo di referente per tutta la parte che riguarda l’ambito di consulenza formativa rivolta al pubblico. Insieme alla sua squadra offre consulenza a chi è interessato ai corsi di Life Learning, cercando di capire quali siano le esigenze di ciascuno e creando un percorso formativo quanto più adatto a ogni profilo.

“Cerchiamo soprattutto di creare un ambiente di lavoro in cui potersi sentire sereni nell’affrontare le sfide quotidiane e raggiungere gli obiettivi prefissati” – ha spiegato Rodrigo Di Lauro, CEO e Founder dell’azienda.

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“Ho fatto il primo colloquio con Rodrigo Di Lauro e il team di Life Learning a maggio di un anno fa, un mese dopo a giugno i miei figli, una coppia di gemelli, avrebbero compiuto un anno. Temevo che l’esser mamma, per giunta di due gemelli, potesse in qualche modo penalizzarmi in fase di colloquio e poi successivamente nel lavoro operativo. Invece sono stata scelta senza che questo aspetto fosse visto come un deterrente dal mio datore” – ha raccontato Martina.

“Life Learning mi viene incontro”: Martina spiega l’importanza del welfare aziendale

La squadra vede al suo interno una netta predominanza di quote rosa nei ruoli decisionali. Quattro manager su cinque sono donne e la maternità non è vista come un deterrente. “Non è semplice dar fiducia a una persona che ha due figli piccoli e che sicuramente ha diverse esigenze familiari da rispettare. Life Learning e Rodrigo Di Lauro mi vengono quotidianamente incontro con un orario flessibile e massima disponibilità nei permessi richiesti” – ha continuato Martina.

L’azienda propone un piano di welfare aziendale che mette al centro della propria politica di gestione il benessere delle risorse interne. Tutti i dipendenti possono usare una cassa welfare ad hoc per la propria famiglia. Questo gli consente di pagare l’asilo ai figli, acquistare beni di primissima necessità e avere rimborsi sulle rate del mutuo. C’è poi un cassetto welfare “sanitario” che offre la copertura di diverse spese mediche.

“La grande flessibilità dell’orario mi ha permesso di non rinunciare alla mia autonomia professionale da un lato e alla possibilità di crescere i miei figli dall’altro, riuscendo a trovare un perfetto equilibrio tra famiglia e lavoro” – ha concluso Martina.

A questo si aggiunge un sistema di benefit. L’azienda mette a disposizione di tutti i dipendenti (una volta la mese) dei momenti di stacco e di relax direttamente negli uffici. Un esempio? Lezioni di yoga o pranzi a cura di chef a domicilio, così come massaggi decontratturanti, manicure e shooting fotografici.

via dall'Italia dopo la laurea