Prezzi concorrenziali e un sistema tutto basato sulla tecnologia, con ordini online e pagamenti tramite app: questa l’artiglieria pesante messa in campo da Luckin Coffee per diventare il marchio di caffè più amato della Cina

Starbucks è una realtà consolidata in tutto il mondo, ma c’è un grande paese dove potrebbe essere messa in secondo piano da una realtà locale: stiamo parlando della Cina e di Luckin Coffee, una start up coraggiosa e innovativa che sta conquistando sempre più consensi a colpi di tecnologia.

Luckin Coffee ha aperto per ora circa 2000 punti vendita in Cina, compreso uno nella zona storica della Città proibita di Pechino, dove Starbucks è stato bandito: la sua marcia in più è l’alto tasso di tecnologia, elemento particolarmente amato dai cinesi.

A differenza di Starbucks, che è anche un luogo di ritrovo, Luckin Coffee è costituito da piccoli chioschi dove si ordina online e si ritira. Non si paga in contanti, ma solo tramite l’app Luckin, che offre premi fedeltà e buoni sconto: anche i prezzi sono molto più bassi rispetto a quelli del colosso americano.

Il punto debole di Starbucks è proprio questo: l’app non è all’altezza e l’esperienza online altrettanto, mentre le consegne a domicilio, prima assenti, sono diventate una realtà da agosto di quest’anno, grazie all’accordo con Alibabà, proprio per contrastare l’avanzata di Luckin.

La sfida è molto accesa e Starbucks ha dalla sua l’essere un colosso economico: Luckin Caffè ha raccolto 200 milioni di dollari in nuovi finanziamenti, ma per ora è in perdita a causa dello sforzo di crescita, una situazione comune a molte start up. Dalla sua ha però l’apprezzamento dei cinesi, che la riconoscono come realtà locale e adeguata alla cultura del loro paese.

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