Fondata da un gruppo di medici californiani, l’app monitorizza il nostro comportamento quando abbiamo lo smartphone fra le mani e ne trae importanti “indizi” sulla nostra salute mentale

Dimmi come passi ore sullo smartphone e ti dirò chi sei, ma soprattutto di che malattia mentale soffri: proprio così, una start up californiana vuole dimostrare che passare tempo al cellulare può avere anche riscontri positivi, ad esempio permettere di individuare malattie come depressione, schizofrenia, disturbo bipolare, stress post-traumatico e abuso di sostanze.

Si chiama Mindstrong Health ed è stata fondata a Palo Alto, in California, da un team di medici: si tratta di una app che monitorizza tutto ciò che una persona fa quando ha il telefono in mano, dal modo in cui digita le parole alle posizioni dei tocchi, dagli scorrimenti alla frequenza degli spostamenti da una cosa all’altra. Tutti elementi che permettono, una volta condivisi con i medici, di effettuare una diagnosi.

Per testare l’app, 5 anni fa un gruppo di volontari si è sottoposta ad una serie di test, i cui risultati sono stati poi confermati dalla diagnosi fatta tramite l’app.

La comunità scientifica, in parte, ha espresso delle perplessità sull’efficacia di questo metodo e sulle diagnosi che ne scaturiscono: di contro l’Università del Michighan sta studiando il modo per usare Mindistrong Health anche per monitorare soggetti a rischio ansia, depressione e suicidio.

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