Una nuova app che punta ad aiutare le persone più bisognose, attraverso la donazione del cibo in eccedenza da parte degli esercizi commerciali alimentari. Uno strumento che mette in contatto i titolari che intendono regalare i prodotti in eccesso e gli enti solidali. Ecco come funziona Roma che serve

Si chiama Roma che serve ed è una nuova app che punta ad aiutare le persone più bisognose, attraverso la donazione del cibo in eccedenza da parte degli esercizi commerciali alimentari. Uno strumento, dunque, che vuole mettere in contatto i titolari che intendono regalare i prodotti in eccesso e gli enti solidali.

Tutto grazie a un’applicazione che si installa gratuitamente sui dispositivi mobili e che, già dal nome, vuole trasmettere l’utilità di Roma e il suo mettersi al ‘servizio’ di chi è meno fortunato. Roma che serve è stata presentata lo scorso 17 ottobre, in occasione della 4° edizione di “Ottobrata solidale”, dalle Acli di Roma e provincia, presso il Centro agroalimentare della Capitale.

L’app rientra nel progetto “Il cibo che serve”, che nasce da un’iniziativa sempre promossa dalle Acli e finanziata dalla Regione Lazio, di cui vi avevamo già parlato: “Il pane a chi serve“. All’esercente basterà un click per connettersi alle organizzazioni capitoline che si occupano delle persone meno abbienti. Non solo. Nell’app si potrà consultare una mappa dettagliata con indirizzi, numeri di telefono e indicazioni stradali.

Roma che serve: una rete solidale che ha già ottenuto grande successo

Da giugno 2018 sono stati recuperati già 4mila kilogrammi di ortofrutta e negli ultimi 4 anni ben 110.157 chili di pane, per un valore di 250mila euro. La rete solidale prevede attualmente la collaborazione di 45 panifici, 44 enti solidali e 6 Municipi. Hanno già beneficiato di questo progetto oltre 2.300 persone bisognose.

L’app Roma che serve è un nuovo strumento ‘virtuale’, ma l’iniziativa non si fermerà a questo: presto nascerà un secondo presidio solidale alla parrocchia San Paolo della Croce, a Corviale; sarà attivo ogni martedì dalle 16 alle 18, sarà distribuito pane e cibo, ma anche servizi a favore dell’inclusione sociale.

Un progetto che “va ben oltre il recupero del cibo e del contrasto alle povertà in quanto mira a rianimare la comunità per ricostruite coesione sociale. Obiettivo è produrre un effetto moltiplicatore di solidarietà perché il programma aiuta e sostiene quotidianamente gli enti caritatevoli” – ha spiegato Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia.

Il pane a chi serve 2.0