La startup è donna! Lo rivela un’indagine di McKinsey, intitolata “Women Matter”: il rapporto ha fatto emergere che c’è una differenza di rendimento del capitale netto del 47% tra le imprese con una maggioranza di donne nei comitati esecutivi rispetto a quelle con nessuna. Perché allora le donne in VC sono così poche?

Proprio così, la startup è donna! Lo rivela un’indagine di McKinsey, intitolata “Women Matter”: il rapporto è stato elaborato su un campione di 300 società e ha fatto emergere che c’è una differenza di rendimento del capitale netto del 47% tra le imprese con una maggioranza manageriale di donne nei comitati esecutivi rispetto a quelle con nessuna.

Non solo. Sarebbe emersa anche una differenza del 55% nei risultati operativi. Sembrerebbe dunque esserci una correlazione tra la presenza delle donne e la riuscita di una startup.

Startup e donne, una combo vincente: perché i numeri sono così bassi allora?

Nel 2017 solo il 2% dei finanziamenti di Venture Capital alle startup negli Usa è andato a società fondate da donne. Mentre in Europa il numero di donne che trasferiscono soldi e hanno responsabilità gestionali, sempre nei fondi VC, è inferiore al 5%.

Numeri emersi durante l’European Women delle donne in VC, che si è svolto a Berlino l’8 e il 9 ottobre, l’incontro di una community di 350 donne senior provenienti da 20 paesi europei (per un totale attivo in gestione di circa 15 miliardi di euro). L’iniziativa è stata sostenuta da 19 ambasciatrici in Europa e in Israele.

“Più donne lungo l’intera filiera dell’innovazione significa maggiori risultati finanziari e di business. Non è una questione di etica o di principi, ma significa finanziare e progettare un ecosistema imprenditoriale più equilibrato per soddisfare le esigenze della nostra società nel suo complesso, a beneficio di uomini e donne” – ha spiegato Alessandra Lomonaco, Startup Advisor, socia di GammaDonna e ambasciatrice italiana di European Women in VC .

A detta di Kinga Stanislawska, Managing Partner di Experior VC e co-fondatrice di European Women in VC, mancherebbe “il punto di vista femminile nel panorama degli investimenti VC. Ciò significa che le aziende che affrontano i bisogni delle donne, così come le società tecnologiche con fondatrici donne, trovano difficile trovare finanziamenti. Gli investitori VC perdono opportunità di investimento e la società nel suo insieme ci sta perdendo. È nostro proposito, come community delle European Women in VC fondata lo scorso anno, raddoppiare il numero di donne con ruoli direttivi e decisionali nei fondi VC” – ha dichiarato.

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