Risparmiare tempo e denaro o studiare con più efficacia: alcune start up aiutano genitori e studenti in queste difficili ore di rientro a scuola

L’inizio della scuola è traumatico per grandi e piccoli: gli studenti dicono addio definitivamente alle vacanze, al sonno mattutino e alle uscite serali, i genitori vedono partire una bella sommetta nell’acquisto di libri e materiali scolastici.

La tecnologia cerca, per quanto possibile, di venire incontro alle famiglie in questo economicamente difficile “inizio”: ecco le idee di alcuni startupper che hanno investito sul settore scuola.

La compravendita dei libri usati, ad esempio, è molto più facile con Pick my book, un sito che funziona come un social network e mette in contatto chi compra e chi vende e offre anche l’opportunità di visionare le pagine dei libri per valutarne lo stato. Non solo: la ricerca può essere filtrata in base a distanza, prezzo e feedback del venditore e si punta a far incontrare direttamente gli studenti così da evitare spese di spedizione.

Anche il diario può diventare virtuale ed essere depennato dalle voci di spesa con Heystudent, una app gratuita che è una vera agenda virtuale, intuitiva e semplice. Si inseriscono orari e materie e si riempie esattamente come un diario.

Per gli studenti in difficoltà c’è Repetita iuvant, che fa incontrare docenti e studenti in cerca di ripetizioni: il progetto nasce dallo Startup Lab dell’Università dell’Insubria e propone sia lezioni individuali che lo studio assistito da parte di un insegnante.

Infine, per chi ha problemi di inglese c’è Fluentify, startup nata dall’idea di un gruppo di giovani italiani: si tratta di un portale, dove chiunque può misurare il proprio livello di inglese e accedere a un percorso per migliorare il necessario. Ci lavorano tutor madrelingua, che aiutano lo studente intervenendo da remoto.

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