Si tratta di una mano robotica sviluppata da OpenAI, un’organizzazione non profit americana per la ricerca sull’intelligenza artificiale. I dettagli

Vi ricordate il Cubo di Rubik? Uno dei rompicapo più famosi della storia, che ha tenuto impegnate per ore persone di tutte le età.  Il famoso cubo magico è stato risolto, pensate, usando una sola mano. Da chi?

Da Dactyl, una mano robotica sviluppata da OpenAI, un’organizzazione non profit americana per la ricerca sull’intelligenza artificiale.

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Si tratta di un primo passo molto importante perché questo tipo di tecnologia potrà essere utilizzato per applicazioni industriali e di consumo. Per esempio in automi impiegabili in un ambiente domestico come la cucina.

Cubo di Rubik risolto dopo oltre un anno di addestramento

Ci è voluto oltre un anno per arrivare a questo risultato. Lo scorso 2018, infatti, l’OpenAI aveva presentato una prima versione del robot capace di manipolare il cubo di Rubik con grande agilità, mediante un algoritmo di apprendimento. I ricercatori hanno addestrato l’automa in simulazione, per evitare così che si usurasse durante questa fase.

“Mi avevano stupito. Non è una cosa che avrei immaginato che avrebbero potuto far funzionare” – ha dichiarato Leslie Kaelbling, esperta di robotica del Massachusetts Institute of Technology (Mit), sulla rivista online Mit Technology Review.

Solitamente, infatti, gli automi sono capaci di manipolare gli oggetti in maniera molto elementare. Per questo Dactyl è stata una sorpresa, gli esperti non si aspettavano che risolvesse il cubo magico con questo livello di destrezza. “Il tipo di manipolazione richiesta per ruotare le parti del cubo di Rubik è in realtà molto più difficile che ruotare un semplice cubo” – ha spiegato Dmitry Berenson, esperto di robotica dell’Università del Michigan.

Un risultato reso possibile grazie non solo all’addestramento virtuale, ma tenendo anche conto di più condizioni, in ogni ciclo di allenamento: questo ha reso l’algoritmo capace di adattarsi alle diverse possibilità.

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