Un progetto ambizioso che è stato sviluppato da Rehab Technologies, che riduce i costi (circa il 30% in meno dei dispositivi sul mercato) e soprattutto migliora le performance della protesi. Ecco come funziona la mano robotica Hannes

Hannes è la mano robotica italiana, nata dalla collaborazione tra l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) e l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). Un progetto ambizioso che è stato sviluppato da Rehab Technologies, che riduce i costi (circa il 30% in meno dei dispositivi sul mercato) e soprattutto migliora le performance della protesi.

La mano robotica vuole essere una ‘parte del corpo’ a tutti gli effetti, con l’obiettivo di restituire ai pazienti questa sensazione ‘naturale’ senza che la percepiscano come un ‘accessorio’ aggiunto. Durante la presentazione del progetto, lo scorso 10 maggio a Roma, era presente anche Marco Zambelli, il primo ad avere provato la protesi.

Hannes: ecco come funziona la mano robotica italiana

Il progetto punta a una protesi che riproduca i movimenti nel modo più naturale possibile, senza procedure troppo invasive. La mano robotica Hannes, infatti, non necessità di interventi chirurgici e può riprodurre il 90% circa delle funzionalità di una mano naturale, per merito della tecnologia Dynamic Adaptive Grasp (Dag).

Può afferrare oggetti anche di piccole dimensioni tra il pollice e l’indice (pinch grasp), ottenere una presa fino a 15 kg (power grasp) e prendere accessori sottili (lateral grip), riuscendo ad adattarsi alle resistenze esterne. Il polso si piega in 5 posizioni, garantendo la roteazione completa. Hannes sfrutta un solo motore e la batteria può durare fino a un intero giorno.

Come è possibile tutto questo? La mano robotica ha un sistema di controllo mioelettrico, che gli consente di utilizzare gli impulsi elettrici della contrazione dei muscoli della parte restante dell’arto naturale, che dei sensori rilevano ed elaborano grazie all’intelligenza artificiale.

Ogni mano robotica è personalizzata attraverso un software che, grazie al bluetooth, consente di stabilire dei parametri a seconda delle necessità del paziente, al quale basterà pensare a un movimento per attivare la protesi. Hannes sarà in commercio a partire dal 2019 in due taglie e nella versione destra e sinistra. Anche l’occhio vuole la sua parte: sarà possibile scegliere tra una vasta gamma di soluzioni cosmetiche e rivestimenti sia per uomini sia per donne.