L’impresa statunitense Bolt Threads, dopo aver creato la “seta di ragno” artificiale (realizzata con lo sciroppo di mais fermentato) ha generato un materiale molto simile alla pelle animale, detto Mylo, partendo proprio dai miceli. Ecco come si produce il cuoio di funghi

Il cuoio di funghi può davvero sostituire la pelle degli animali utilizzata per creare capi di abbigliamento, scarpe e accessori? L’idea è proprio quella: sono molte le aziende che stanno realizzando materiali vicini al pellame e al cuoio, lavorando proprio il fungo.

Un esempio su tutti è quello dell’impresa statunitense Bolt Threads che, dopo aver creato la “seta di ragno” artificiale (realizzata con lo sciroppo di mais fermentato) ha generato un materiale molto simile alla pelle animale, detto Mylo, partendo proprio dai miceli, ossia le ‘radici’ del fungo.

Cuoio di funghi: ecco come è realizzato questo nuovo materiale

Strano ma vero: per produrre il cuoio di funghi non è necessario coltivare alcun fungo. Il procedimento è abbastanza semplice: si parte direttamente dalle cellule miceliali che sono ‘coltivate’ su una base di mais. Il gambo della pianta del mais fa da struttura e il nutrimento basico permette alla parete di cellule di miceli di crescere in modo naturale.

Sarà fondamentale monitorare l’umidità e la temperatura, condizioni grazie alle quali si può far crescere i miceli in verticale, affinché essi si aggreghino in modo autonomo in una rete tridimensionale di cellule. Proprio grazie a questa rete, il materiale diventa molto resistente e può sopportare particolari processi di conciatura: i miceli sono pressati nello spessore che si desidera, dando vita a un materiale bidimensionale molto simile alla pelle naturale. Questo tipo di materiale, inoltre, si colora con del semplice tè, per la grande capacità colorante del tannino.

Perché può essere migliore della pelle artificiale? Il problema principale è che la maggior parte dei capi di ecopelle derivano dalla plastica, complicando lo smaltimento in discarica del prodotto. Non solo. Anche solo da un punto di vista estetico, la pelle di plastica risulta troppo ‘finta’ al tatto, mentre il cuoio di funghi darebbe un effetto più veritiero. Mettendo così d’accordo l’estetica e l’etica.

pittura ecologica