Bisogna avere paura dei pacchi dalla Cina, dei negozi e dei ristoranti asiatici? Tutte le risposte sul virus che sta spaventando il mondo

C’è una cosa che si diffonde più velocemente del Coronavirus: le bufale che lo riguardano e purtroppo neanche quelle sono innocue.

Da quando questo virus influenzale (dalle possibili complicanze respiratorie anche gravi) ha iniziato ad imperversare in Cina e ad allargarsi anche fuori dal continente asiatico, le notizie allarmistiche hanno iniziato a diffondersi a macchia d’olio, fomentando il panico fra i cittadini.

Coronavirus bufale: ecco cosa non è vero

Per fortuna però il web è sia la malattia che la cura: così come le fake news si diffondono, allo stesso modo circolano anche rapidamente le smentite e informarsi correttamente non è difficile.

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La prima bufala riguardante il Coronavirus è la sua comparsa anche in Italia: incoraggiati dai casi “sospetti” riportati anche dai Tg nazionali, sul web c’è chi non si è fatto scrupoli ed ha titolato sull’arrivo del Coronavirus nel nostro paese. Tutto falso, almeno per ora. In Italia non c’è nessun caso conclamato di Coronavirus.

C’è anche chi, contagiato dal clima di paura, si è preoccupato per gli acquisti fatti online da siti come Aliexpress o Wish, che spediscono dalla Cina: è possibile che il virus viaggi nei pacchi e ci venga recapitato direttamente a casa dal corriere?

Per fortuna anche questa possibilità è esclusa: nonostante ci sia ancora molta incertezza sul modus operandi del Coronavirus, sembra acclarato che non possa sopravvivere per settimane all’esterno del corpo, quindi i pacchi che viaggiano dalla Cina non contengono nessuna… sorpresa sgradita.

Idem per i ristoranti cinesi: si può continuare a mangiare il pesce, la carne e ad ogni altra preparazione dei ristoranti asiatici senza timori, in quanto il virus si trasmette da uomo a uomo (o da animale a uomo), ma comunque non attraverso il cibo, che viene tra l’altro cotto prima di essere mangiato.

Coronavirus, l’unico consiglio valido

Inutile quindi dire che i vari appelli diffusi tramite chat di Whatsapp, nei quali si raccomanda di non frequentare negozi nè ristoranti mè quartieri cinesi sono bufale: le uniche norme da rispettare sono quelle di elementare igiene, le stesse che dovrebbero essere rispettate sempre per evitare di prendere un banale raffreddore. Lavarsi le mani, usare sempre i fazzoletti, non starnutire o tossire nella mano, non stare troppo vicini a chi ha evidenti sintomi di malessere respiratorio.

Inoltre, last but non least, non andare in Cina!

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