Gli smart speacker ci ascoltano o ci sentono? Registrano quanto accade a casa nostra oppure no? Alexa potrebbe essere l’unico testimone di un omicidio

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Alexa testimone omicidio in Florida: avrà “visto”?

Sembra una puntata di Black Mirror, ma è invece la realtà dei nostri giorni: in moltissime abitazioni oggi ci sono gli assistenti domestici, o smart speaker, ed è uno dei più diffusi, Alexa, testimone di un omicidio in Florida.

Proprio così: sarà Alexa, smart speaker di Amazon, a dover “sedere” sui banchi del Tribunale per testimoniare in un caso di omicidio. E’ infatti l’unico testimone della morte di Silvia Galva, avvenuta lo scorso 12 luglio e per il quale è inquisito il fidanzato Adam Reechard Crespo. Si tratta di un caso molto complesso perchè la morte della ragazza è avvenuta per un incidente durante un litigio, quando entrambe erano ubriachi: Gala avrebbe afferrato una lama tagliente ma, secondo gli avvocati di Crespo, ci sarebbe caduta sopra da sola.

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Sta ora alle forze dell’ordine ricostruire i fatti e per farlo hanno chiamato in causa l’assistente vocale Alexa, che potrebbe aver registrato qualcosa di importante e che quindi sarà esaminato dai periti. Gli smart speaker, come spiegato anche qui, “sentono” sempre le nostre parole anche se in teoria non dovrebbero “ascoltarle”, quindi registrarle. Dall’esito di questo processo si capirà quindi se gli assistenti domestici siano effettivamente un rischio per la nostra privacy, anche se in questo caso sarebbe determinante per la risoluzione del caso e costituirebbe anche un importante precedente.

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