Il Romics è una grande opportunità per le imprese laziali del settore entertainment, che hanno avuto la possibilità di partecipare gratuitamente grazie alla Regione, ma anche per chi ha un’idea nel cassetto ed ha deciso di tirarla finalmente fuori

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Il 2019 è un anno particolare per gli amanti del fumetto e della fantasia: Blade Runner di Ridley Scott è ambientato proprio nel 2019 ed anche il grande cult Akira di Otomo immagina la sua neo Tokyo in questo anno, nel quale tra l’altro si celebra il 50° annnivesario dello sbarco sulla Luna. Passato, presente, tecnologie in costante evoluzione, fantasia, fantascienza: questi alcuni degli elementi del Romics, il grande appuntamento internazionale sul fumetto, l’animazione, i games, il cinema e l’entertainment che anche quest’anno ha “occupato” la Fiera di Roma con i suoi cosplay, la sua allegria e il suo colore ma anche con tanta voglia di innovazione e di futuro.

E di innovazione e futuro si è parlato allo stand di LazioInnova, dove i visitatori del Romics (più di 400.000mila) hanno potuto consultare tutti i bandi di finanziamento per nuove idee nel settore culturale ed artistico e per le start up dedicate all’audiovisuale, all’architettura, all’editoria, al mondo software e all’arte in generale. Presente in Fiera di Roma anche Stefano Gigli, coordinatore dei FabLab di LazioInnova, che ha spiegato ai nostri microfoni cosa sono i FabLab e come possono essere utili anche a chi gravita intorno al variegato mondo del Romics.

Presenti al Romics molte realtà del territorio che hanno avuto la possibilità di partecipare gratuitamente tramite Regione Lazio con LazioInnova, Unioncamere Lazio e la CCIAA di Roma: fra queste anche Artithesi, scuola di creatività digitale, e la Prankster Comics, che ci hanno raccontato qualcosa della loro attività.

Anche Nettoon, start up che nasce per recuperare il patrimonio fumettistico del passato, ha partecipato al Romics grazie alla vittoria di un bando con LazioInnova: è stata l’amministratrice delegata Luciana Sympa a spiegarci tutto, sottolineando anche che la possibilità più importante per la sua start up è stata quella di entrare in contatto con altri stakeholder e fare rete, ottenere supporto e farsi conoscere.

Il Romics non è quindi solo un’occasione di scambio e divertimento, ma anche una tappa importante per le idee innovative in ambito entertainment, che possono trovare proprio qui il terreno fertile per germogliare.