Pubblicato da Unioncamere-Infocamere il Rapporto Movimprese sul II trimestre 2018, che fotografa l’andamento della nati-mortalità imprenditoriale in Italia.

Secondo il Rapporto Movimprese di Unioncamere-Infocamere sulla nati-mortalità imprenditoriale, nel II trimestre 2018 il Lazio si colloca al primo posto nel saldo tra startup e cessazioni: 10.331 le imprese iscritte nel periodo, a fronte di 5.618 cessazioni di attività, con un saldo positivo di 4.713 imprese.

Numeri che confermano il dinamismo economico della Regione, che si colloca avanti alla Lombardia (che ha 13.914 iscrizioni e 9.374 cancellazioni) e alla Campania (rispettivamente 10.694 e 6.623).

Di tutto rispetto, il risultato delle imprese artigiane: il saldo positivo di 254 imprese (1.722 nuove imprese, a fronte di 1.468 cessazioni) pone il Lazio al 4° posto in Italia (dopo le Regioni a tradizione manifatturiera come Lombardia,  Toscana ed Emilia-Romagna) e al 1° posto nel centro-sud. Giungono quindi a 655.309 le imprese totali attive nel Lazio, il 10,8% del totale delle imprese italiane.

Il rapporto Movimprese fotografa una realtà nazionale tendenzialmente positiva, anche se in rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2017.

In generale in Italia, tra aprile e giugno 2018, ogni giorno sono nate circa 1.000 imprese mentre 670 hanno chiuso i battenti. In valore assoluto siamo a circa 5.000 imprese in meno rispetto a un anno fa e – sempre secondo il Rapporto Movimprese  – un saldo attivo che ci riporta al livello del 2012.

In base alla ragione sociale, le imprese più diffuse nel paese sono quelle con forma di società di capitali (con un saldo positivo di 20.000 aziende) e di ditte individuali (11.491). In calo le società di persone (-226 imprese in Italia).

Alberghiero e ristorazione (5.299 imprese in più nel trimestre), commercio (+5.064) e agricoltura (+4.394), i settori trainanti.  Bene anche il settore dei servizi alle imprese e quello dei servizi professionali, tecnici e scientifici, cresciuto dell’1,3% e quello della sanità e dell’assistenza sociale (+1,1%).

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“Registriamo che un numero crescente di imprenditori è costretto a chiudere i battenti – ha sottolineato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli nel corso della presentazione del rapporto Movimprese – “Un’ampia diffusione del digitale all’interno dei processi aziendali come nel rapporto con la PA, è vitale per rendere le imprese più forti e competitive. Anche su questo tema – prosegue il presidente di Unioncamere – le Camere di commercio stanno dando un importante contributo attraverso la diffusione del linguaggio 4.0 nel tessuto produttivo e l’uso di piattaforme e servizi telematici che il sistema camerale mette a disposizione della collettività”.

Pieno di entusiasmo, invece, il commento del governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “In questi anni abbiamo lavorato proprio per creare le migliori condizioni di contesto perché un’impresa possa non solo nascere, ma crescere e svilupparsi creando, così, occupazione e benessere economico per i cittadini. Molto rimane ancora da fare e le sfide che ci attendono sono complesse, ma anche questi dati ci dicono che la direzione che stiamo percorrendo è quella giusta”.

Qui il comunicato stampa e le informazioni di sintesi sul Rapporto Movimprese appena pubblicato.

 

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