L’azienda tedesca, nata nel 2014 e presente in 10 Stati online, è stata al centro delle polemiche per via di una causa intentata dai fattorini per il licenziamento improvviso. Come funziona Foodora? Quando è arrivata in Italia? Ecco cosa c’è da sapere

Foodora è il noto marchio tedesco che si occupa di consegnare pasti a domicilio. La startup è nata nel 2014 e nel 2015 è arrivata anche in Italia, a Milano e Torino.

La polemica che vede protagonista in questi giorni Foodora è dovuta a una sentenza del Tribunale del Lavoro di Torino che, lo scorso 11 aprile, ha respinto il ricorso di sei fattorini che avevano iniziato una causa contro l’azienda per l’interruzione improvvisa del rapporto di lavoro.

Problematiche legate alla cosiddetta “gig economy“, quel tipo di sistema lavorativo che si basa sul lavoro ‘on demand’, cioè ‘quando c’è richiesta’. Così nel 2016 Foodora ha deciso di licenziare 6 fattorini che  chiedevano un trattamento economico e normativo più equo.

Il giudice ha stabilito che le persone licenziate non potevano considerarsi dipendenti dell’azienda, bensì dei lavoratori autonomi, dando così facoltà a Foodora di interrompere il rapporto lavorativo in qualsiasi momento.

Foodora: come funziona la startup tedesca

1) Prima si chiamava Volo GmbH

Non tutti sanno che Foodora in origine si chiamava diversamente: il suo nome, infatti, quando è stata fondata nel 2014 a Monaco di Baviera, era Volo GmbH. Solo l’anno successivo, quando l’azienda è stata acquistata da Rocket Internet e trasferita la sede a Berlino, è stato cambiato il nome in quello che conosciamo bene oggi.

2) È presente online in 10 Stati

Già nel 2015 Foodora ha cominciato ad acquisire altri servizi e a espandersi geograficamente oltre i confini europei, arriavndo fino in Australia. A oggi la società tedesca è presente online in dieci Stati: Austria, Canada, Australia, Germania, Finlandia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia.

3) Consegna in bicicletta dai ristoranti preferiti degli utenti

Accedendo al sito o scaricando l’app di Foodora, gli utenti cercano i loro ristoranti preferiti, vicini alla propria casa o al posto di lavoro. Una volta inviato l’ordine della pietanza desireata, un fattorino lo consegnerà al cliente in 30 minuti. L’utente potrà verificare la posizione del ‘rider’ attraverso il servizio di geolocalizzazione.

4) Gli stipendi dei fattorini e il licenziamento tramite il blocco dell’app

Foodora ha ridotto i salari dei ‘rider’ passando da una paga di 5,60 euro l’ora a quella di 4 euro lordi a consegna, circa 3,60 euro. In seguito alle proteste sollevate dai lavoratori sono stati effettuati i primi licenziamenti, in un modo a dir poco professionale: pare che, a detta degli stessi fattorini, Foodora interrompa improvvisamente il rapporto di lavoro bloccando l’app, in modo che il rider non riceva più richieste di consegna.

moby mart