Il bitcoin continua ad aumentare di valore ed è sempre più diffuso. Sono sempre di più le possibilità di impiego, ma ancora prevalentemente legate a servizi digitali. Tranne a Rovereto, dove lo scambio fisico bitcoin euro è già una realtà. Come? Con un negozio simile ai “compro oro”.

Lo scambio euro bitcoin in un negozio su strada. Così Rovereto è diventata di fatto la capitale italiana della criptovaluta, accettando la moneta digitale e attivando progressivamente i servizi più evoluti. Qui sempre più persone si fanno pagare gli stipendi, acquistano beni, risparmiano in bitcoin, che ormai sono considerati come l’oro.

 

Dalla mappa di quibitcoin, Milano e Roma risultano con 47 e 44 punti vendita che accettano bitcoin. Rovereto e la provincia di Trento ne hanno 51.

E’ qui che ha iniziato, quasi casualmente, Marco Amadori fondatore e CEO di Inbitcoin, azienda che sviluppa soluzioni e prodotti per l’impiego dei bitcoin.

Amadori è stato uno dei primi in Italia a scoprire le potenzialità della criptovaluta e a trovarsi di fronte a quella che molti definiscono una vera rivoluzione antropologica, culturale, economica. Oggi ha aperto il primo negozio in Italia di scambio euro bitcoin.

 

Il negozio non si limita alla compravendita, ma offre anche informazioni e servizi correlati al funzionamento della criptovaluta.

L’analogia con i compro oro balza subito agli occhi e non per errore. Il funzionamento è il medesimo, soltanto che avviene uno scambio euro bitcoin. Il punto vendita sarà il primo elemento di una futura catena di franchising e lo stesso Amadori conferma che stanno arrivando le prime richieste per aprire altre sedi in Italia e all’estero.

 

Non a caso qualcuno parla della provincia di Trento come la Bitcoin Valley italiana. Qui gli esercizi commerciali e alcuni supermercati già accettano la moneta digitale, molti dipendenti si fanno pagare tutto o parte dello stipendio in bitcoin, addirittura per 1.100 studenti è possibile pagarci i buoni pasto nelle scuole della Vallagarina. Il Consiglio Provinciale di Trento ha recentemente approvato una mozione per studiare possibili impieghi “a finalità sociale” e per la crescita del territorio attraverso la criptovaluta.

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Marco Amadori si dice sicuro che il percorso sia ancora in crescita. “Qui in Trentino siamo all’avanguardia in questo senso. La mia intenzione è quella di rendere questa provincia sempre più una Bitcoin Valley. Credo che questa sia un’occasione unica per attrarre imprese, industrie, creare ricchezza e posti di lavoro per rilanciare il territorio”.

Intanto, il punto commerciale per lo scambio euro bitcoin di via Rialto propone a Natale le Bitcoin card natalizie. Più che un regalo, un buon investimento.