Lo scorso 18 ottobre è stato inaugurato a Lampedusa un nuovo campo di calcio, all’interno del progetto The Bridge – Un ponte per Lampedusa. Un segnale importante di solidarietà, integrazione e sostenibilità.

Quattro mesi fa la posa della prima pietra, lo scorso 18 ottobre, finalmente, l’inaugurazione del nuovo campo di calcio di Lampedusa, obiettivo del progetto The Bridge – Un ponte per Lampedusa, voluto dalla B Solidale Onlus, Organizzazione Non-Profit della Lega B.

A presentare il nuovo stadio, con campo in erba sintetica, annaffiabile con l’acqua del mare di Lampedusa, sono stati il Ministro per lo sport Luca Lotti, il Sindaco di Lampedusa e Linosa Salvatore Martello, il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il Commissario Straordinario della Lega B Mauro Balata. “Questo è il ‘campo dell’accoglienza’, qui sport e solidarietà saranno una cosa sola”, ha detto in occasione dell’inaugurazione il sindaco Totò Martello. Di “un’iniziativa straordinaria – ha invece parlato il presidente Figc Carlo Tavecchio – ancora una volta il calcio dimostra di saper unire con la passione e attraverso progetti concreti“.

L’idea di realizzare un nuovo stadio a Lampedusa è nata dalla volontà di dare un segnale concreto di attenzione ad una comunità che da anni si occupa di accoglienza e di salvare numerose vite che arrivano dal mare. Si tratta di un segno che, in realtà, è lo specchio di ciò che gli abitanti di Lampedusa fanno da tantissimo tempo. Con questo nuovo stadio, il sindaco Martello, la B Solidale Onlus e tutti coloro che hanno profondamente voluto questo progetto, si auspicano che il nuovo stadio possa diventare un punto di aggregazione per l’isola, un luogo in cui calciatori delle squadre della zona, ma anche studenti e ragazzi immigrati possano fare sport e intraprendere percorsi formativi e di integrazione.

Il nuovo stadio della città di Lampedusa, inoltre, si presenta come una struttura sostenibile, volta al risparmio, non soltanto energetico. Il campo è stato realizzato in erba naturale/sintetica irrigabile attraverso l’acqua del mare e, prossimamente, sarà realizzato un impianto fotovoltaico in grado di illuminare il campo e di produrre energia per tutta la struttura. Per quel che riguarda l’impianto termico, poi, sarà adottata, in futuro, la tecnologia solare.

Il progetto sostenibile è nato dall’idea dell’avvocato Federico Vecchio, è stato coordinato da Andrea Aboli e sviluppato a livello tecnico dall’architetto Filippo Fanelli. A permettere la realizzazione del nuovo stadio di Lampedusa, infine, sono stati una grande quantità di finanziatori, tra cui Poste Italiane, Enel Cuore Onlus, l’Associazione Italiana Calciatori con la AIC Onus e l’Istituto per il Credito Sportivo.

Un segnale importante, di solidarietà, integrazione e sostenibilità per Lampedusa e per l’Italia tutta.