Gucci: stop alle pellicce animali dalla collezione 2018 uno dei principali marchi del Made in Italy prende una decisione storica

Gucci, la griffe fiorentina ad un punto di svolta epocale. La dichiarazione è di quelle che fa girare la testa al mondo della moda, l’annuncio è quello di non voler più utilizzare pellicce animali nelle proprie collezione a partire dal 2018. Marco Bizzarri, Presidente e Ceo di Gucci, ha reso noto che la prossima collezione creativamente guidata da Alessandro Michele per la Primavera Estate 2018 rinuncerà alle pellicce animali. Proteste degli animalisti, consapevolezza dell’azienda, indagine di marketing? Non si può sapere ma di fatto le cose stanno cambiando l’azienda se ha colto il segnale e ha detto Stop alle pellicce.

La moda, lo sappiamo, nulla si inventa e nulla  distrugge, i cigli sono continui ed ogni decennio si riscoprono tendenze e gusti del passato attualizzandoli. Il riciclo del vintage dei 70 o mitici 80 è all’ordine del giorno. Si tratta di un processo continuo quindi non sappiamo se lo stop alle pellicce di Gucci e sia un vero e proprio “per sempre”, di sicuro il marchio si è reso conto del cambiamento epocale dei gusti e delle nuova sensibilità animalista, un moto che ha osteggia non poco la promozione e comunicazione dell’industria del fashion.

L’epoca di visoni ed ermellini, volpi rosse e grigie e di tanti piccoli animaletti cuciti e portati sulle spalle sembra ormai un retaggio del passato. Negli anni ottanta la pelliccia animale era un must per l’eleganza e la rappresentazione dello status, negli anni novanta sono sparite dalla maggiori passerelle per essere sostituite da politically correct eco fur. I marchi hanno fatto la corsa per calzare il “senza crudeltà”, il cruenty free, lo stop alle pellicce.  Il percorso non è stato semplice, molte azienda non sono riuscite a mantenere la loro coerenza e sono tornate sui loro passi davanti ad un nuovo mercati, i nuovi ricchi provenienti dai paesi orientali, che sembra gradire non poco questa tipologia di abbigliamento

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Oltre bisogna vedere quali e quanti marchi sceglieranno di seguire Gucci in questa operazione. Sembrano ormai allineati al Cruelty Free Armani, quella la sua dichiarazione ultima, Stella McCartney che da anni questa scelta ambientalista.

In contro tendenza la star del mondo Instagram Chiara Ferragni che tra un gossip ed una intimità con il Fedex non può far a meno di pubblicare fotografie con vistose pellicce vere tinte di rosa, un’operazione di comunicazione  ampiamente criticata da moltissimi fan, un vero boomerang per l’immagine della letterina del web. Sembra quindi che la strada sia abbastanza tracciata, in questo momento proporre il proprio marchio o la proprio persona vestiti di pelliccia animale è assolutamente out. Evoluzione del genere umano? Forse si.