Una serata a Milano per presentare i primi corti di Eclettica, casa di produzione fondata da Riccardo Copreni e Lorenzo Maria Chierici.

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Lunedì 20 marzo alle 21 presso il Cinema Martinitt di Milano, Eclettica presenta al pubblico una selezione di cinque tra i dodici cortometraggi prodotti nell’ultimo anno di attività. Un’occasione per dare uno sguardo a una realtà cinematografica giovane e con degli obiettivi ben precisi, come ci racconta Riccardo Copreni, co-fondatore di Eclettica. «La serata è un momento in cui facciamo vedere i corti prodotti nell’ultimo anno e mezzo. – ci dice Riccardo – Li abbiamo scelti basandoci sui feedback più positivi da parte del pubblico e in base al fatto che siano già in fase di distribuzione festivaliera. Sono i nostri primi bambini. Sono nati in modo diverso e hanno storie produttive diverse, ma sono i nostri esiti più soddisfacenti, in alcuni casi anche inaspettatamente. È importante perché l’anno scorso abbiamo fatto una proiezione industry, è la prima volta che arrivano al pubblico e siamo contenti».

In parte l’esperienza sarà immersiva, ma Riccardo non si sbilancia. «In qualche modo c’entrerà il 3D – dice – stiamo cercando di rendere l’evento il più possibile un’esperienza al di fuori della proiezione. Vogliamo che sia un evento più esperenziale, con la possibilità di avere autori presenti in una terza dimensione».

La storia di Eclettica

Eclettica è una casa di produzione nata nel 2021 con base a Milano, fondata da registi e producer mossi dalla comune passione per il cinema. «Eclettica nasce un paio di anni fa, in pienissima pandemia, dall’incontro tra me e Lorenzo Maria Chierici. – dice Riccardo – Si sono poi uniti altri registi: volevamo unire le forze per darci una mano e sopravvivere. Man mano, hanno iniziato ad arrivare progetti e il gioco si è fatto un po’ più serio. Ci siamo chiesti cosa essere e abbiamo assunto la forma di una casa di produzione con una linea molto chiara sul mondo del cinema. Per adesso non riusciamo a farci soldi, ma vogliamo fare cose belle con registi nuovi e giovani. Condividiamo un’idea di cinema e mondo da portare avanti. Stiamo cercando una linea di cinema precisa. Questi corti sono il primo assaggio, i nostri primi passi».

Indubbiamente, uno dei requisiti fondanti per i futuri progetti è che «abbiano una base di genere, che sia un film d’amore o per ragazzi». «Anche per questo chiediamo sempre un dossier lungo – dice Copreni – con note di regia e immagini. Vogliamo conoscere il progetto estetico. Nel cinema italiano ormai i film sono fatti con lo stampino, usano il filtro film da Venezia. Son tutti uguali. Cerchiamo idee originali nel modo di vedere il mondo e il cinema. Una dimensione cinefila di lavoro, con un linguaggio e un mezzo che manca abbastanza. Noi siamo piccoli, rispondiamo per quello che possiamo. La nostra forse è una reazione al fatto che i film di ora non ci interessano e cerchiamo di portare qualcosa di diverso».

I corti

Le opere presentate – Forgive Us Our Trespasses (2022 – di Lorenzo Maria Chierici), Addio, Per Adesso (2022 – di Andrea Sbarbaro e Riccardo Copreni), Letizia (2022 – di Francesco Manzato), Bicchéri (2022 – di Federico Fasulo) e Il Dio dei Gatti è Immortale (2022 – di Riccardo Copreni) pur nella loro diversità di stile, rappresentano l’impronta distintiva di Eclettica.

«Su Il Dio dei Gatti è Immortale sono stato un sacco di tempo. – ci svela Riccardo – Mi è stato proposto da amici autori. Volevano adattare un racconto, quindi era un lavoro molto classico. Alla fine è venuto fuori un mix di storie personali. Io vengo da fuori Milano, e ho filtrato il corto con un mood da cinema indie americano. Volevo raccontare la provincia del nord che vediamo pochissimo. Il cinema italiano racconta Napoli o Roma, quasi mai il noiosissimo hinterland».

L’altro corto, Addio, per Adesso ha invece avuto una «lavorazione ancora più strana». «Avevamo del materiale che avanzava da una pubblicità e persone disponibili per girare. Avevo in mente due bambini che dovevano seppellire un animale morto. Poi lo abbiamo riadattato così, senza avere in mente cosa sarebbe successo. I bambini fanno loro tutto».

I progetti futuri

«L’obiettivo – conclude Riccardo Copreni – è quello di spostarsi sui lungometraggi in tempi non eterni. Ci si può campare e poi vogliamo tutti questo. Il corto è interessante, ma più ridotto. Non abbiamo le spalle per produrre completamente da soli qualcosa, ma possiamo entrare come co-produttori e assicurarci il controllo del film. Ora stiamo lavorando a due progetti, continuando a produrre corti che possono aprire molte porte».

Per info e biglietti visatare teatromartinitt.it