Stan Lee gli ha dedicato un fumetto, David Lynch ha voluto dirigere un loro videoclip: parliamo degli X Japan rock band capitanata da Yoshiki e raccontata nel docufilm We are X.

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‘We are X’: alla scoperta degli X Japan. Intervista a Yoshiki

Oltre 30 milioni di dischi venduti, una carriera lunga più di 30 anni, hanno fatto il sold out per ben 18 volte al Toky Drome: stiamo parlando degli X Japan, rock band giapponese capitanata da Yoshiki Hayashi.

Gli X Japan, pionieri dello stile rock “Visual Kei”, si sono formati nel 1982 e ben presto sono diventati un fenomeno culturale unico. La loro perseveranza nel portare avanti il loro stile, l’influenza che hanno avuto sui milioni di fan, li ha fatti entrare a pieno titolo nella cultura giapponese creando una linea di demarcazione: si parla di ‘prima e dopo gli X Japan’. Tra i loro ammiratori ci sono Sir George Martin, i KISS, Stan Lee (che ha dedicato un fumetto a Yoshiki), l’Imperatore Giapponese e David Lynch che ha voluto dirigere un loro videoclip.

La storia di questa straordinaria band, è stata raccontata in modo eccezionale nel docufilm ‘We are X’ per la regia di Stephen Kijak. Un ritratto intimo e sincero di una band tormentata, come nella migliore tradizione delle più grandi rock band, geniale e capace di appassionare decine di migliaia di fan in tutto il mondo.

“Non avevo mai sentito parlare di questa band – racconta il regista Stephen Kijak – ma ho avuto solo bisogno di guardare alcune loro foto al top della loro metamorfosi glam-punk-rock per capire che c’era una storia profondamente complessa che palpitava dietro quell’aspetto abbagliante. Tragedie e trionfi portati all’estremo, un melodramma musicale che non avrebbe potuto essere nemmeno inventato.”

We Are X: in nostro incontro con Yoshiki

In occasione del tour promozionale del documentario We are X, abbiamo incontrato a Roma Yoshiki. Siamo rimasti affascinati ed ammaliati dalla sua enigmatica personalità, dalla sua figura longilinea ed apparentemente esile, capace di trasformarsi in un fascio di energia pura quando suona la batteria.

Come Kijak neanche noi conoscevamo gli X Japan, ma vedendo il documentario We are X non si può fare a meno di condividere le parole di Gene Simmons dei Kiss: ‘ Se fossero nati in America o in Inghilterra, sarebbero la più grande rock band del mondo‘. La loro storia è fatta di riscatto, tragedie, misteri (come quello intorno all’allontanamento di uno dei membri del gruppo di cui ancora oggi Yoshiki non rivela le motivazioni), rinascita. Sembra la trama perfetta per un film, gli elementi ci sono tutti; e rimani sbalordito da quanto è folle e straordinaria la loro storia. E non tanto per l’influenza che hanno avuto su milioni di fan, quanto per quello che loro come individui si sono trovati ad affrontare. Hanno fatto i conti con la morte, con una setta che ha fatto il lavaggio del cervello ad uno di loro, c’è il dramma personale di Yoshiki.

“Quando ho visto il film per la prima volta, mi sono molto emozionato – racconta Yoshiki ai nostri microfoni – Ho pianto. E’ una storia pazza folle quella degli X Japan che mi sono quasi chiesto se fosse successo realmente! Ma quando ho visto il film in cui viene raccontato tutto quello che abbiamo fatto, tutte le follie… mi sono detto E’ tutto vero”.

E’ difficile raccontarvi in poche righe quanto sia potente e sconvolgente We are X. Possiamo solo invitarvi a vederlo e a vedere la nostra intervista al leader degli X Japan, Yoshiki.

We Are X: chi sono gli X Japan di Yoshiki

A fondare la band sono stati Yoshiki (batteria, pianoforte) e Toshi (voce) quando erano adolescenti. La band è poi composta da Pata (chitarra), Heath (basso) Sugizo (chitarra) e Hide (chitarrista) membro ad honorem del gruppo. Proprio la scomparsa di Hide è uno dei capitoli più toccanti del documentario We are X. Oltre 50.000 fan parteciparono ai suoi funerali.

Nel 1997 la band all’apice del successo di scioglie e 10 anni dopo avviene la reunion che li porterà nel 2010 in tour nel Nord America per poi continuare in Sud America e Asia. E’ storica nel 2014 la loro esibizione al Madison Square Garden di New York.