Incerto fino all'ultimo il verdetto sui vincitori del Festival di Cannes 2016, giunto quest'anno alla sua 69esima edizione e conclusosi con qualche sorpresa tra i film in concorso. La giuria, di cui faceva parte anche la nostra Valeria Golino, ha visionato molte pellicole di qualità e non senza difficoltà è giunta a un responso unanime.

Vincitori Cannes 2016.

Palma d'Oro a I, Daniel Blake di Ken Loach: il regista britannico, che ha da poco compiuto 80 anni e aveva tempo fa annunciato il suo ritiro, ha messo in pausa l'intenzione di allontanarsi dal cinema per concedersi di girare un dramma sul welfare inglese e sulla burocrazia di cui è vittima un carpentiere disabile. Il regista torna a vincere il premo più importante dopo 10 anni, quando nel 2006 aveva trionfato con ‘Il vento che accarezza l'erba'.

Emozionato e teso, Ken Loach ha voluto lanciare un messaggio dal palco della kermesse francese: “Occorre, oggi più che mai, che il cinema protesti contro i potenti – ha fatto sapere il regista – Spero che questa tradizione si conservi. Un altro mondo è possibile e necessario. Il Festival è importante per il futuro del cinema – ha continuato Ken Loach – I personaggi del mio film vivono nella quinta nazione del mondo e sono poveri. Il mondo è in una situazione pericolosa, siamo quasi alla catastrofe e questo accade a causa del sistema neoliberale".

Vincitori Cannes 2016, ecco i nomi

La palma d'onore è stata conferita all'attore francese Jean-Pierre Léaud, una vera e propria icona della Nouvelle Vague; la Palma per la migliore interpretazione femminile è andata a Jaclyn Rose, la protagonista di Ma' Rosa di Brillante Mendoza; migliore attore è stato l'iraniano Shahab Hosseini, interprete di Forushande di Asghar Farhadi, che ha vinto anche il premio per il miglior script.

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Infine il premio alla Regia è stato vinto ex aecquo dal romeno Cristian Mungiu per Bacalaureat e da Olivier Assayas, nonostante la fredda accoglienza che ha avuto Personal Shopper con Kristen Stewart, mentre il Premio della Giuria è andato ad American Honey di Andrea Arnold.