I The Pills dopo aver conquistato il popolo della rete (il loro canale YouTube conta oltre 120000 iscritti e 21 milioni di visualizzazioni) debuttano sul grande schermo. Dal 21 Gennaio arriva nei cinema “The Pills, sempre meglio che lavorare”, prodotto da Pietro Valsecchi.

I The Pills, al secolo Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini, con questo film rimangono fedeli a se stessi: uno stile leggero, divertente ed intelligente. Un film molto autobiografico, perché come ha detto Luca Vecchi nell’intervista rilasciata a Spettacolo che Spettacolo “la vita batte la finzione 10 a 1”, che vede la partecipazione di personaggi noti del mondo dello spettacolo come Francesca Reggiani e Giancarlo Esposito.

Noi di Funweek gli abbiamo questo se l'essere arrivati sul grande schermo rappresenti per loro un punto di arrivo o di partenza “Tutt’al più è un punto di partenza – hanno detto i The Pills – di sicuro non un punto di di arrivo.” Non si aspettavano di fare arrivare al cinema, ma Pietro Valsecchi ha creduto in loro. “Nel lavoro del produttore c'è una componente che da sempre è quella che preferisco e che trovo essere la più importante – ha detto Valsecchi – si tratta di lanciare nuovi talenti. È una scommessa che ogni volta pone di fronte a un grande lavoro, direi "artigianale", perché non solo bisogna essere convinti di aver trovato il talento ma si deve cercare di indirizzarlo nel modo giusto, senza snaturarlo. Con i The Pills è andata così: il talento c'è, fatto di intelligenza, capacità di interpretare una generazione standoci dentro fino in fondo, con la giusta dose di cinismo verso il mondo degli adulti ma anche senza troppa indulgenza per se stessi. È un talento già messo in mostra sul web e che, tuttavia, ha saputo adattarsi al cinema, senza perderne le caratteristiche vincenti.”

Non lasceranno il mondo del web, ma non hanno nemmeno parlato ancra di progetti futuri. Nell'attesa di vedere come verrà accolto il loro film in sala, gli abbiamo chiesto un consiglio per i tanti che oggi decidono di realizzare una webseries “Fatelo per voi stessi e basta. Con noi ha funzionato ma non vuol dire niente; fatelo perchè vi fa star bene” ha detto Matteo Corradini.

Ci sarà un seguito di “The Pills: sempre meglio che lavorare”? “Si solo se è ambientato su  Marte” parola dei The Pills. Vi lasciamo all’intervista con Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi Di Capua.

The Pills, sempre meglio che lavorare: sinossi

I trentenni di oggi non trovano lavoro, non riescono ad emanciparsi e di questo sono terribilmente affranti. I The Pills no.

Luigi, Matteo e Luca si conoscono dall'infanzia, hanno quasi trent'anni e nessuna intenzione di prendersi sul serio. Da anni sono paladini di una battaglia ideologica: immobilismo post-adolescenziale costi quel che costi. E così, invece di star dietro a stage e colloqui di lavoro, preferiscono tirare a campare fumando sigarette, bevendo caffè e sparando idiozie attorno al tavolo della loro cucina alla periferia di Roma Sud.

Ma il lavoro è un nemico duro, che colpisce alle spalle e cerca di farti crescere quando meno te lo aspetti. E allora bisogna essere disposti a tutto pur di salvarsi. Disposti a qualunque cosa