loading

Dopo quattro anni di “silenzio” torna nelle sale italiane Silvio Muccino, l’ultimo dei romantici, e lo fa con un film di cui firma regia, sceneggiatura ed è interprete principale al fianco di Nicole Grimaudo, Carla Signoris e Maurizio Mattioli.

Le leggi del desiderio, questo il titolo della pellicola in uscita il 26 febbraio 2015, racconta la storia di Giovanni Canton, un life coach, un motivatore, che scrive libri, organizza seminari, insegna agli altri come fare ad essere vincenti. La sua storia si intreccia con quella di tre persone, tre “cavie” che nella vita di tutti i giorni sono imbrigliate in una routine, in un ruolo che non li fa essere liberi, che non li fa essere vincenti. Loro verranno sottoposti al suo trattamento. Riuscirà Muccino/Canton a sbloccare le esistenze di queste persone? 

 

Ma quanto sapeva Silvio Muccino di questa nuova figura che spopola in America, di pnl (programmazione neurolinguistica), di filosofie come la legge dell’attrazione? Poco o niente fino a quando non è incappato nel film. “Sono entrato in un labirinto in cui mi sono perso. – dichiara ai nostri microfoni – C’è una letteratura sconfinata […], avvicinandomi a questo materiale così scottante mi sono chiesto 'Ma dov’è che finisce l’essere umano e comincia la maschera? Nell’avvicinarmi a questo modello ideale, quand’è che perdo di vista me stesso?' E da lì è nata l’idea del film”.

Qual è il desiderio che muove Silvio Muccino e Nicole Grimaudo? “Fare il mio lavoro nel modo in cui lo sto facendo – racconta Muccino –  è la mia idea di successo, che non è fatta di box office, vite scintillanti, né di prime… è fare il lavoro che amo cercando di farlo nel modo che amo, cercando di aderire a quello in cui credo realmente". La stessa cosa vale anche per Nicole: “Siamo simili (con Silvio, ndr) in questo – precisa l'attrice – riusciamo a stare anche fermi, perché abbiamo un rispetto troppo grande per questo mestiere per farlo senza tutta la passione che merita”.

Le leggi del desiderio, dal 26 febbraio al cinema