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Dove non potè la polizia, è arrivato Sean Penn: infatti a sorpresa è stato proprio l'attore americano a rivelare di aver intervistato il latitante messicano Joaquin Guzman, detto El Chapo.

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Per quell'intervista però, avvenuta quanto il re del narcotraffico era ancora ricercato, le autorità messicane hanno deciso di indagare anche l'attore di Hollywood.

 

El Chapo è stato arrestato e ora aspetta di scoprire se verrà estradato negli Stati Uniti come la Casa Bianca vorrebbe per interrogarlo sul traffico di drogra fra Messico e Usa sviluppato negli anni del suo dominio. 

Per il mensile americano Rolling Stone Sean Penn era riuscito a incontrare il malvivente e a fargli qualche domanda. La polizia messicana però si è ovviamente indispettita per il fatto che l'attore e il suo team non abbiano comunicato alle autorità dove si trovasse Guzman.

"Il modo spocchioso con cui El Chapo parla di quanta eroina fa circolare nel mondo, compresi gli Stati Uniti, fa andare su tutte le furie. In questo Paese assistiamo a un'epidemia di dipendenza da eroina, da oppiacei… Ma El Chapo è dietro le sbarre, è lì che deve rimanere. L'incontro con Penn solleva diversi quesiti interessanti per lui e per gli altri coinvolti in questa cosiddetta intervista. Vedremo cosa succede" ha detto un portavoce della Casa Bianca da Washington. Da quanto si sa, l'attore si è fatto aiutare da una collega messicana per incontrare il narcotrafficante e la stretta di mano è avvenuta nell'ottobre scorso nella regione del Sinaloa in Messico. Per ora Penn aspetta di scoprire cosa vogliano fare le autorità con lui, ma conoscendo il suo spirito ribelle questo non fermerà il lavoro per il film che l'attore vorrebbe girare proprio sulla vita di El Chapo.