In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche del film che lo racconta, abbiamo incontrato Rocco Siffredi. Ecco la nostra intervista

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Rocco Siffredi ‘nudo’ come non lo avete mai visto. Intervista

Qualcuno potrà rimanere sorpreso, qualcun altro potrà storcere il naso. Sta di fatto che Rocco Siffredi è l’attore italiano più conosciuto al mondo.

Lui è per la pornografia quello che Mike Tyson è per il pugilato: una vera e propria leggenda vivente. A lui i registi francesi Thierry Demaizière & Alban Teurlai hanno dedicato un docufilm ‘Rocco’, presentato alla 73^ Mosra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che racconta la nascita di questa star passando per i conflitti interiori che lo hanno sempre accompangato e arrivando ad assistere all’ultimo film della sua carriera.

Distribuito da BIM Distribution, il docufilm arriverà nelle sale cinematografiche italiane per un evento speciale dal 31 ottobre al 3 novembre. E in occasione di questo evento, abbiamo incontrato Rocco Siffredi.

Rocco Siffredi ‘nudo’ come non lo avete mai visto: il film che lo racconta

In questo documentario l’attore viene messo a nudo più di quanto non abbia mai fatto in vita sua. Viene mostrata la parte più profonda di Rocco Siffredi, la sua anima divisa in due: la parte bianca e la parte nera. I conflitti interiori che lo hanno accompagnato fino a pochi anni fa diviso tra il dover assecondare un desiderio sessuale dettato dal ‘diavolo che ha in mezzo alle gambe’ (come viene detto nel documentario) e il pensiero di non avere diritto per questo ad una famiglia, la paura di deludere sua madre e ferire sua moglie Rosa e i suoi figli. Il dipinto che ne emerge è senza dubbio quello di un Rocco inedito e inaspettato.

“Sono 30 annni che sono nudo, ma in questo docufilm lo sono vermanete. – Ha detto l’attore ai nostri microfoni – Mi sento meglio dopo aver fatto questo documentario, perchè è stato un po’ come fare una terapia, un’analisi. Io non sono mai voluto andare in analisi perchè pensavo che non servisse a niente. Invece è importante tirare fuori quello che abbiamo dentro, perché stavo diventando un vulcano che stava per esplodere. Questo documentario ha una doppia valenza: è stata un po’ una sorta di analisi, ma anche l’occasione per condividere con i miei veri fans che mi seguono da tanti anni il mio lato umano invece di vedere sempre Rocco in Action.”

Cresciuto a Ortona, un paese in provincia di Chieti, quando ha detto ai suoi genitori che avrebbe fatto il porno attore, loro non hanno ben capito in realtà di cosa si trattasse.

“Partendo da questo presupposto ti confesso che il mio più grande fan è stato proprio mio padre – racconta Rocco – . Al mio primo film, si è seduto in prima fila con il papà di mio cugino Gabriele. Mi sono detto ‘E’ pazzo!’. Mi disse che potevo andare con tutte le donne che volevo, ma che non dovevo andare con gli uomini”.

E per quasi tutta la sua carriera Rocco ha tenuto fede a questa promessa, anche se poi in un periodo buio della sua vita ha avuto a che fare con prostitute e trans. Una vita guidata dal desiderio sessuale, che lo ha portato ad essere una star nel genere porno, uno degli attori più ambiti e conosciuti in tutto il mondo. Lui che a 11 anni sfogliava le riviste hot, riviste che hanno forgiato la sua sessualità, cosa ne pensa degli innumerevoli stimoli che la generazione di oggi riceve?

“La generazione di oggi ha dei pro e dei contro. – spiega Rocco Siffredi – Da una parte sono definitivamente liberi, sanno di cosa si parla e questo è un bene; ma il rovescio della medaglia è che è una generazione che sta crescendo con la pornografia, con un’educazione sessuale diversa. Io custodivo gelosamente le pagine dei giornalini porno, erano le mie fidanzate ed ero io a immaginare a fantasticare su una sessualità che non avevo. Oggi i ragazzi e le ragazze vanno nei siti hard e possono trovare cose che vanno ben oltre quello che mi immaginavo io. Possono vedere penetrazioni multiple, quasi da effetti speciali. E allora mi domando, questa generazione cosa percepisce? Quindi da una parte una grande libertà sessuale e dall’altra una grande confusione di quello che il sesso dovrebbe essere a quell’età. Credo quindi che ci sia una grande confusione e che qualcuno dovrebbe spiegare ai ragazzi cos’è il porno.”

Vi lasciamo con l’intervista a Rocco Siffredi, ricordandovi che il docufilm Rocco sarà nelle sale cinematografiche dal 31 ottobre al 3 novembre.