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Richard Gere torna sul grande schermo e lo fa interpretando ancora una volta un personaggio che, in qualche modo è ai margini della società. Dopo Time out of mind in cui interpreta un homeless, Gere questa volta è Franny, un filantropo misantropo che si immischia nella vita di una coppia fresca di matrimonio, nel disperato tentativo di rivivere il proprio passato ed espiare le proprie colpe.

Durante la conferenza stampa di presentazione di Franny, è stato chiesto a Gere perché scelga ruoli così profondi e duri in questo momento della sua carriera. “Perché più è difficile e più è divertente! – ha detto Richard Gere – Non ho mai incontrato persone facili; le persone sono complesse e la vita è ricca di difficoltà".

Sia Franny che Time out of mind sono film a basso budget e girati in pochi giorni. “Franny è statao girato in 1 mese, Time out of mind in 21 giorni. Devi essere preparato e organizzato. Amo i film veloci in cui devi prendere decisioni radicali, immediate. – ha raccontato l'attore – In America un budget di 5-7-8 milioni di dollari, appartiene alla fascia a basso costo, ma ti consente di fare qualunque tipo di film".

Nel film l'attore di Soldato e gentiluomo, Pretty womanAmerican Gigolò, interpreta un personaggio eclettico, dalle diverse sfaccettature. A questo riguardo Richard Gere ha fatto notare che avrebbero potuto insistere sul tema dello stalking, sulla dipendenza dai farmaci “ma sarebbe diventato un cliché. È un film sfaccettato con una giusta dose di umorismo perché nella vita anche le più tragiche situzioni hanno un lato umoristico. Quindi volevamo mettere tutto in questo personaggio e non raccontare un solo aspetto". E aggiunge: “Non volevamo nemmeno identificare la sua sessualità: è gay, non lo è? Nessuno lo sa. Rimane nel vago. E va bene così perché questo non è rilevante ai fini della storia e non serve che emerga. Non volevamo mettere delle etichette e inserirlo in una categoria ben precisa".

 

L'attore di Hollywood non ha mai lavorato in Italia nonostante venga spesso nel Bel Paese e gli piaccia molto. Il motivo? Semplicemente perché ancora non è arrivata quella magia che si crea nell'aria e ti fa arrivare il progetto giusto. “Ma sono molto aperto a lavorare qui. Ci sono tanti registi che mi piacciono e che rispetto. Chissà magari farò il prossimo film di Bernardo Bertolucci, se lo farà”.

Richard Gere ha raccontato di non aver mai avuto un piano su cosa avrebbe fatto fin dall'inizio della sua carriera. “Ho fatto scelte giuste e anche scelte sbagliate, ma sempre istintive" ha detto l'attore, che si emoziona sempre quando arriva una sceneggiatura; a volte ne arriva una che desidera fare, altre volte “arrivano dal blu e il mistero del personaggio mi fa innamorare, non c'è una spiegazione. Vuoi dare vita a quel personaggio, fare quella parte. Il 95% dei ruoli mi sono arrivati così, con sorpresa; magari guardavo in un'altra direzione e poi ecco che arriva qualcosa di inaspettato".

Lo vedremo mai in una serie televisiva come fanno molti suoi colleghi? Sembrerebbe di no. Per il momento Gere pur riconsoscendo che negli USA ci sono molti prodotti televisivi straordinari a volte anche migliori del cinema, ammette che non vuole rinunciare all'esperienza della sala cinematografica, del grande schermo. “Anche se siamo in un momento di grande cambiamento in cui le storie di grandi personaggi saranno relegate sempre più spesso ad essere distribuite in poche sale o forse alla tv, spero che la magia del cinema rimanga".

 

Prima di salutarlo, gli è stato chiesto di cosa il Daila Lama e Papa Francesco dovrebbero parlare se si incontrassero ora. “Di quello di cui parlano sempre: come curare e mantenere il pianeta, di come aiutare le persone, come renderci più saggi e compassionevoli e meno violenti. Si interrogherebbero per mettere fine alla follia dilagante. Sono due persone straordinarie, sarebbe un incontro naturale anche se appertengono a due culture diverse. Insieme potrebbero fare tantissimo; sono nel momento più alto del loro potere e sono le persone più straordinarie e più alte del mondo”.

Sinossi Franny  con Richard Gere, Dakota Fanning e Theo James

Franny (Richard Gere) è un affascinante milionario che nasconde un segreto che non ha mai rivelato. Non lavora e ha trovato nella beneficienza la sua unica ragione di vita. Quando dopo tanti anni ritrova Olivia (Dakota Fanning), la figlia dei suoi più cari amici, sposata e in procinto di diventare madre, Franny non riesce a fare a meno di “aiutarla”. Offre così a Olivia e a suo marito incredibili opportunità, cercando al tempo stesso, però, di gestire la loro vita in modo sempre più invadente, fino a quando quel segreto nascosto riemergerà dal passato con conseguenze inimmaginabili…

Nato dai produttori de “La Frode”, “Franny” è il ritratto di un uomo dalla forte personalità in crisi che segna l'esordio alla regia del talentuoso sceneggiatore e regista Andrew Renzi