Psycho è uno dei capolavori di Alfred Hitchock, e il maestro del brivido attuò diversi trucchi per poter tenere segreta la trama del film

loading

Nel 1961 usciva al cinema uno dei capolavori del maestro del brivido Alfred Hitchcock: ‘Psycho’. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Bloch ispirato alle vicende reali del serial killer Ed Gein, si tratta di una delle pellicole più celebri del maestro e il suo maggior successo commerciale. Interpretato magistralmente da Anthony Perkins, Janet Leigh, John Gavin e Vera Miles racconta la storia di una donna, in fuga dopo aver rubato una grossa somma di denaro, che si ferma ad un solitario motel, gestito dal giovane e inquietante Norman Bates.

LEGGI ANCHE:– Psycho su Iris: dove si trovava il vero Bates Motel?

Un film che all’epoca destò scalpore e controversie per le scene di violenza e sessualità realizzate in modo straordinario per l’epoca. Basti pensare che per realizzare l’iconica scena della doccia, che dura solo 45 secondi, servì un’intera settimana.

I trucchi che Hitchcock attuò per mantenere la suspense sul film

Le curiosità legate a questo film sono moltissime, tra tutte come Hitchcock riuscì a mantenere segreta la trama del film così da lasciare inalterata la suspense e l’effetto sorpresa per il pubblico. Per prima cosa, acquistò più copie possibili del libro così da renderlo introvabile e da non farlo finire nelle mani del pubblico. Il film fu interamente girato all’interno degli Universal Studios perché la Paramount Pictures, che non era entusiasta della trama, impose importanti restrizioni sul budget. Tanto che il regista non prese il suo solito compenso ma si accordò per avere una percentuale sugli incassi del film. Tuttavia girare negli Studios aiutò a mantenere il segreto sul film, oltre al fatto di aver fatto promettere a cast e troupe di non divulgare assolutamente nessun dettaglio.

La promozione: niente interviste per Perkins e Leigh

Per la promozione vietò a Anthony Perkins, Janet Leigh di rilasciare interviste; fu solo Hitchock a promuoverlo con veri colpi di genio. Giocò solo su allusioni e sulla suggestione del pubblico. Ad esempio, inviando una guida ai cinema suggerendo loro cosa fare in caso uno spettatore durante la visione del film avesse avuto un attacco di cuore. Durante le prime proiezioni invece, il regista mise in sala delle ‘infermiere’.

Prima dell’uscita del film, pubblicò una serie di annunci pubblicitari che lo ritraevano mentre indicava in modo severo l’orologio. Chi fosse arrivato in ritardo non sarebbe stato autorizzato a vedere il film. Altri invece lo ritraevano mentre incoraggiava il pubblico a non rivelare nulla dopo la visione.

Hitchcock ha anche pubblicato una serie di annunci pubblicitari prima dell’uscita del film che mostravano semplicemente un’immagine di se stesso che indicava severamente l’orologio con una dichiarazione che diceva che nessuno che si fosse presentato al film in ritardo sarebbe stato autorizzato a vederlo.

“Se non riesci a mantenere un segreto, per favore stai lontano dalle persone dopo aver visto Psycho”

La proiezione anticipata negata ai critici

Infine l’ultimo ostacolo per mantenere il segreto era rappresentato dai critici. Alfred Hitchcock decise di non organizzare una visione anticipata ma mostrare loro Pshyco in occasione della prima pubblica. Questo indispettì molti critici cinematografici dell’epoca, che parlarono malissimo del film. Salvo poi, per alcuni, ricredersi dopo lo strepitoso successo di pubblico che lo portò ad essere uno dei più redditizi film prodotti dalla Paramount Pictures fino a quel momento.

Se non avete ancora mai visto Psycho e siete amanti del brivido o se volete rivederlo l’appuntamento in Tv è per sabato 21 Agosto su IRIS, canale 22, alle 21:00

Crediti foto@Kikapress