Ornella Muti: “Quando Scola preferì le luci agli attori” al Bif&st 2016

“La cosa più bella di Il viaggio di Capitan Fracassa è stato conoscere Ettore Scola con il quale avrei dovuto già lavorare qualche anno prima per I nuovi mostri – racconta Ornella Muti ospite del Bif&st 2016 – ma l’episodio che dovevo interpretare non gli piaceva per cui ho dovuto attendere altri 13 anni prima di poter finalmente essere diretta da lui.”

L’attrice è stata accolta con grande calore al Teatro Petruzzelli di Bari, dove è intervenuta al Bif&st per ricordare il maestro Ettore Scola scomparso lo scorso 19 Gennaio con il quale ha avuto modo di lavorare sul set de Il Viaggio di Capitan Fracassa. Come ha ricordato l’attrice al termine della proiezione del film, rispondendo alle domande di Marco Spagnoli, un set veramente particolare.

“A parte aver lavorato con Scola o con Massimo Troisi e Luciano Tovoli, il direttore della fotografia, un altro dei ricordi più belli è quello di aver recitato in un film interamente girato nel Teatro 5 di Cinecittà, tranne un paio di scene in uno studio adiacente, con neve, pioggia, fango, animali, carrozze.- ha raccotato l’attrice – Stavamo lì dalla mattina alla sera, Scola faceva moltissimi ciak perché c’erano molti piani sequenza difficili. Però proprio i piani sequenza ci consentivano di addentrarci nella realtà del film, era un po’ come recitare a teatro. Certo, noi attori eravamo tutti sottoposti a lunghe attese, perché c’erano da sistemare le luci, tanto che una delle attrici, di cui non farò ovviamente il nome, andò a lamentarsi con Scola che rispose lapidario: ‘Io preferisco le luci agli attori!”.

“Era un vero maestro, estremamente attento alla recitazione. – dice Ornella Muti ricordando com’era lavorare con lui – Quando parlava non sempre capivo se dicesse sul serio, erano i suoi occhi a dire la verità. E non perdeva mai la pazienza, almeno non platealmente; se c’era qualcosa che non andava, si limitava a una frase secca che arrivava subito a destinazione. Ettore Scola è sicuramente uno dei registi con i quali mi sono trovata meglio, insieme a Marco Ferreri, Citto Maselli, Carlo Verdone e Volker Schlöndorff. Quando ci siamo conosciuti, Ettore disegnava sempre, faceva le mie caricature che conservo ancora gelosamente”.

Con lei nel cast de Il viaggio di Capitan Fracassa c’era anche Massimo Troisi, con il quale, ricorda Ornella Muti “nacque subito una grande amicizia, sul set eravamo sempre insieme, forse anche perché entrambi del segno dei pesci”.

Questa edizione del Bif&st è dedicata ad un altro grandissimo del cinema italiano Marcello Mastroianni e con il quale ha recitato in Giallo napoletano. Di lui la Muti ricorda: “Un uomo dolcissimo, bellissimo, divertente, sereno, speciale, calmo e paziente come pochi”.

Nel corso dell’incontro, l’attrice ha anche rievocato i suoi inizi: “Non volevo fare l’attrice, ero timidissima, facevo fatica anche solo ad attraversare la strada o chiedere un bicchiere d’acqua al bar. Pensavo sarei diventata una ballerina di danza classica, o la scienziata nucleare o la maestra d’asilo. Sennonché un giorno accompagnai mia sorella ad un provino per un film di Damiano Damiani e presero invece me, avevo appena 14 anni… Poi venne un altro film e poi un altro ancora…”

Tra i tanti anche Innamorato pazzo, con Adriano Celentano… “Un film che mi ha dato tante soddisfazioni, che ha avuto ottimi incassi anche in molti paesi oltre all’Italia, pensate che in Russia lo trasmettono ogni anno a Natale!”