ItaliaDoc dodicesima edizione alla Casa del Cinema l’appuntamento con 10 film dedicati al racconto del reale tra ritratti d’autore e analisi di fenomeni sociali. Maurizio Di Rienzo ci racconta la rassegna di quest’anno.

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Maurizio Di Rienzo presenta ItaliaDoc dodicesima edizione

ItaliaDoc la rassegna dedicata ai migliori documentari giunge alla sua dodicesima edizione. Dal 6 marzo al 17 aprile alla Casa del Cinema di Roma, sarà possibile vedere 10 film dedicati al racconto del reale tra ritratti d’autore e analisi di fenomeni sociali.

‘Ogni anno ItaliaDoc cerca di focalizzare sempre più la linea editoriale sulle vite delle persone. – spiega Maurizio Di Rienzo giornalista, critico cinematografico e curatore della rassegna – Attraverso i ritratti”

Per questa dodicesima edizione sono stati selezionati 10 magnifici lavori attraverso i quali potremo conoscere da vicino personaggi che hanno avuto o che hanno un ruolo importante per la storia del cinema e dell’arte come Julian Schnabel, Marco Ferreri, Giuseppe Bertolucci, Sandra Milo. 

“Abbiamo voluto dedicare un ritratto anche al giornalista Toni De Marchi – prosegue Maurizio Di Rienzo –  Colpito da una malattia invalidante, con le sue cene a casa riesce a sopravvivere a pungolare gli altri e a creare quel salotto buono (che dovrebbe essere quello di un intellettuale) molto pratico poco organico e davvero lodevole.”

E ancora spazio al documentario che racconta il percorso controverso dell’architetto di regime Piero Portaluppi; all’analisi di importanti fenomeni sociali come la crescita e l’affermazione dell’automobile all’interno delle varie epoche storiche, l’impatto avuto dal terremoto sulle popolazioni dell’Umbria e la preparazione della stagione estiva sulla spiaggia di Mondello, tra riti abitudinari e lotte di classe.

L’appuntamento con i film di ItaliaDoc è ogni martedì e giovedì alle ore 18:00 alla Casa del Cinema di Roma e in replica la domenica successiva alle 16:00. L’ingresso è gratuito.

ItaliaDoc dodicesima edizione: il programma

Martedì 6 marzo ore 17.30

Replica domenica 11 marzo, ore 16.00

L’ARTE VIVA DI JULIAN SCHNABEL di Pappi Corsicato 84’

Mentre Julian Schnabel sta preparando la sua retrospettiva alla fondazione Peter Brant in Connecticut, il suo amico Lou Reed muore. Il dolore provocato da questo evento si ripercuote necessariamente nella vita di Julian e diventa il fulcro centrale del documentario. Scavando nel passato dell’artista emergono le origini familiari, gli inizi di carriera, l’arrivo sulla scena artistica della fertilissima e polimorfa New York degli anni ’80, il suo crescente desiderio di fare film, e anche le sue crisi da uomo e artista. Tutti elementi approfonditi attraverso video dell’artista e sull’artista, racconti di Julian stesso e dei suoi familiari e la sua turbolenta relazione lavorativa con Mary Boone, sua prima gallerista. E per cogliere la vera essenza di Julian Schnabel, ecco le fondamentali testimonianze dei suoi amici Al Pacino, Christopher Walken, Jeff Koons e David La Chapelle, le minuziose preparazioni delle mostre, lo spaccato della vita privata di Julian e del suo rapporto con i figli.

Giovedì 8 marzo ore 17.30

Replica domenica 11 marzo, ore 18.00

SALVATRICE – SANDRA MILO SI RACCONTA di Giorgia Wurth 60’

Il viaggio di Salvatrice Elena Greco parte da Tunisi nel 1933, e da lì non si ferma più. Tra successi, amori, sconfitte, incontri, processi, luci, silenzi e kebab, il ritratto di una donna che tutti credono di conoscere, ma che in pochi hanno capito davvero: Sandra Milo. La sua figura negli anni ‘60 ha catalizzato l’attenzione del pubblico, in particolar modo quello maschile, grazie alla sua sensualità. E’ la stessa regista Giorgia Wurth ad accompagnare la diva del secolo scorso nel viaggio dagli albori della carriera ai suoi ultimi atti. Tutti i momenti più singolari e significativi della sua vita sono racchiusi all’interno di un antico baule, che Sandra Milo apre senza indugi, ripescando ad uno ad uno i molteplici articoli di giornale e le numerosissime foto che ritraggono episodi dei suoi anni di gloria. Scopriamo così anche sue eccezionali amicizie. Poi si va a Cinecittà ove Sandra Milo è pervasa dai ricordi per un racconto sempre più personale e intimo, dal temporaneo abbandono del mondo dello spettacolo al lungo amore per Federico Fellini.

MARTEDÌ 13 MARZO ore 17.30

Replica domenica 18 marzo, ore 16.00

EVVIVA GIUSEPPE di Stefano Consiglio 90’

Viaggio nella vita e nei vari talenti preziosi di Giuseppe Bertolucci: regista di cinema, teatro e televisione; scrittore, poeta, talent scout, organizzatore culturale. Raccontato attraverso la voce del padre Attilio – che evoca il “doloroso privilegio” del suo essere fratello minore – di quella del fratello maggiore Bernardo – che racconta con struggente dolcezza la sua nascita e i giochi di quand’erano adolescenti, fino al desiderio di contagiarlo con la malattia del cinema – e le testimonianze di Lidia Ravera, Mimmo Rafele, Marco Tullio Giordana, Nanni Moretti, e i ricordi di alcune tra le sue attrici predilette: Stefania Sandrelli, Laura Morante, Sonia Bergamasco. Con il contributo di Gian Luca Farinelli – direttore della Cineteca di Bologna di cui Giuseppe fu Presidente per 11 anni – la partecipazione di Fabrizio Gifuni che interpreta testi di Giuseppe, di Emanuele Trevi che legge un suo racconto sugli ultimi giorni di Giuseppe, di Aldo Nove e con un inedito monologo scritto e interpretato da Roberto Benigni in omaggio all’amico di sempre. E soprattutto, corpo e voce di Giuseppe fra interviste, backstage, dibattiti e nella sua ultima commovente performance teatrale “A mio padre – Una vita in versi”

GIOVEDÌ 15 MARZO

In collaborazione con SNGCI – Nastri d’Argento 2018 al Documentario Italiano

Breve presentazione degli autori prima delle proiezioni

Ore 16.00 | PINO DANIELE IL TEMPO RESTERA’ di Giorgio Verdelli 108’ 

Viaggio attraverso musica, concerti, vita del grande artista partenopeo, uomo unico tra appocundria, musica e poesia: un nero a metà, un Masaniello in blues capace di parlare a tutti grazie alla relazione empatica e straordinaria con la sua terra. Film con straordinarie immagini – molte inedite – testimonianze e performance musicali, di produzione Sudovest con Rai Cinema distribuita da Nexo Digital. Tanto del materiale è stato selezionato dal regista attraverso lunghe ricerche e la consulenza del figlio di Pino Daniele, Alessandro, per 15 anni stretto collaboratore artistico del padre. Voce narrante del film è quella dello stesso Pino Daniele supportato dal contributo di Claudio Amendola. Fra le testimonianze: Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo (i musicisti della storica band di “Vaimò” con cui Pino Daniele si riunì nel 2008 ) Arbore, Bollani, Bosso, Jovanotti, Clapton, De Gregori, Giorgia, Gragnaniello, Mannoia, Metheny, Ranieri, Vasco, Sangiorgi e l’amico del cuore Massimo Troisi.

Ore 18.00 | LA LUCIDA FOLLIA DI MARCO FERRERI di Anselma Dell’Olio 77’

Il cosmo unico – inclassificabile – di un autore fra i più originali del nostro cinema. Che abbandonò gli studi di veterinaria ma mai gli animali, scegliendo di occuparsi principalmente dell’essere umano nella sua essenzialità corporea e desiderante. Per avvicinare a noi il mondo frastagliato, genuino, scompaginante e per alcuni ostico di Ferreri, il film offre clip dei suoi film spagnoli, italiani e francesi, tra cui El cochecito, La cagna, L’ultima donna, Dillinger è morto, La grande abbuffata, Chiedo Asilo, Ciao maschio, Storia di Piera, La donna scimmia. Il regista riflette sulla nomea di “provocatore” che l’ha sempre seguito, perennemente accompagnato da censure, scandali, contestazioni, accuse velenose. Il documentario compone, come in un mosaico, l’arte, il carattere, la poesia, il pensiero e la visionarietà di un autore inclassificabile. Ecco testimonianze ironiche e taglienti, sue e dei suoi ‘compagni’ più affezionati: Mastroianni, Tognazzi, Piccoli,  Noiret, in filmati e backstages dell’Istituto Luce, RaiTeche e archivi francesi, alcuni inediti in Italia. E testimonianze nuove, illuminanti sul suo modo di dirigere gli attori, di protagonisti quali Benigni, Schygulla, Huppert, Ferreol, Muti, il musicista Sarde, il regista Mihaileanu, lo scenografo Ferretti. Arguta e penetrante la poesia-prologo dedicata a Ferreri, scritta e recitata da Benigni.

MARTEDÌ 27 MARZO ore 17.00

Replica domenica 1 aprile, ore 16.00

LA BOTTA GROSSA di Sandro Baldoni 82’

Il 30 ottobre 2016 il terremoto ha colpito nuovamente il Centro Italia, già piegato dal sisma di agosto ad Amatrice, con la scossa più forte registrata in Italia negli ultimi 40 anni: magnitudo 6,5, con epicentro tra le province di Perugia e Macerata, in Umbria e nelle Marche, e un raggio d’azione che ha devastato tutta la zona dei Monti Sibillini, dove il regista è nato e cresciuto. Partendo dalla sua casa distrutta e dal suo personale stato d’animo, Baldoni compie un viaggio “da dentro” l’esperienza del terremoto, per cogliere le paure profonde, i traumi, le ansie, le rabbie, le speranze delle persone colpite

GIOVEDÌ 29 MARZO ore 17.30

Replica domenica 1 aprile, ore 18.00

I’M IN LOVE WITH MY CAR di Mellara&Rossi 72’

L’automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il suo utilizzo ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società umane. L’automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l’essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà. Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a necessità fisiologiche, sono l’essenza di ogni individuo. Cioè la natura biologica umana ridefinita, plasmata da quanto le automobili ci hanno imposto radicalmente. E ora che il modello sociale fondato sull’autovettura è in crisi per inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute, l’affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana stanno accelerando tale processo di trasformazione sociale. Ci avviciniamo a un complesso cambiamento di vastissima portata in cui tutti dovremo ripensare al nostro modo di muoversi, di viaggiare, quindi di vivere.

MARTEDÌ 3 APRILE ore 17.30

Replica domencica 15 aprile, ore 16.00

HAPPY WINTER di Angelo Totaro 90’

Ogni anno d’estate sulla spiaggia di Mondello a Palermo vengono costruite centinaia di cabine pronte ad ospitare altrettanti nuclei di bagnanti che vi passeranno la stagione. Per queste persone le capanne sono lo scenario perfetto per nascondersi dietro al ricordo di uno status sociale che la crisi degli ultimi anni ha minato. Una famiglia s’indebita per fare le vacanze al mare e apparire benestante tra i bagnanti; tre donne si abbronzano per sentirsi ancora giovani e diventare le star dell’estate, mentre nella stessa spiaggia un barista pensa a guadagnare più soldi possibili per superare l’inverno. Tutti aspettano la notte di ferragosto per vivere da protagonisti la fiera della vanità estiva e continuare a fare finta che la crisi economica non esista.

MERCOLEDI 11 APRILE ore 17.30 

Replica domenica 15 aprile, ore 18.00

LA CENA DI TONI di Elisabetta Pandimiglio 68’

Tutto cambia per Toni quando una visita inopportuna si affaccia alla sua porta. Ha solo 53 anni e un passato di soddisfazioni, rapporti umani, conoscenza, scelte fatte con determinazione e libertà. Difficile rallentare in corsa un viaggio che sembrava procedere senza ostacoli e, ancora più difficile, non lasciarsi vincere dal disagio accumulato in settimane, mesi, anni, ormai tanti, dalla scoperta della malattia. La cena di Toni racconta i tre anni in attesa del rimedio, un farmaco “immorale” che potrebbe finalmente dare una svolta. Tra speranze, attesa, indecifrabile burocrazia, preparando la cena per festeggiare con gli amici. 

MARTEDÌ 17 APRILE ore 17.00 

Replica  Domenica 22 Aprile Ore 18

L’AMATORE di Maria Mauti 85’

Viaggio dentro le pieghe intime di uno degli architetti di fama del ventennio fascista, Piero Portaluppi, attraverso la riscoperta della sua opera nel presente e del suo diario filmico, un archivio inedito in 16mm girato e montato dall’architetto. Uomo di fascino e potere, Portaluppi attraversa questa epoca grandiosa e tragica con distacco e ironia, danzando sulle cose e creando bellezza. La Storia intanto cammina implacabile accanto alle vicende dell’uomo.