Matilda sei mitica: chi nella vita non ha mai visto questo film?

Sono passati 20 anni dall’uscita nelle sale di Matilda sei mitica, divertente e commovente pellicola del 1996 diretta da Danny DeVito, che interpreta la parte del padre della protagonista.

Mandato in onda in tv ogni anno, questo film riscuote sempre lo stesso successo: amato dal pubblico giovane e meno giovane, Matilda sei mitica permette di vivere con nostalgia i mitici anni 90.

Perché non cogliere dunque l’occasione per elencare qualche curioso retroscena della pellicola di cui forse non eravate a conoscenza?

Riferimenti e camei alla cultura pop

All'inizio del film si può notare che la mamma lascia da mangiare alla piccola Matilda una minestra in scatola. Se guardate bene noterete questa minestra è una Campbell's, la celebre minestra rappresentata da Andy Warhol.

Durante la "cacciata" della signorina Trinciabue ad opera degli studenti della scuola, una serie di oggetti vengono gettati all'aria dalla psicocinesi di Matilda. Tra le altre cose, alcuni cestini del pranzo al sacco degli alunni vengono scaraventati fuori da uno scaffale.  Su uno dei cestini si può notare la copertina del primo album di Bruce Springsteen, "Greetings from Asbury Park, N.J.". Probabilmente, il regista Danny DeVito, amico di Springsteen, ha voluto omaggiare il cantautore originario del New Jersey.

Ed ora passiamo in rassegna qualche simpatico errore della pellicola

Nel film si dice che la signorina Trinciabue ha partecipato alle Olimpiadi nel lancio del peso, del giavellotto e del martello. Sucessivamente si vede la stessa signorina Trinciabue con una felpa delle Olimpiadi del 1972 facendo presumere che abbia per l'appunto partecipato a tali Olimpiadi, tuttavia va rilevato che il lancio del martello femminile alle Olimpiadi è stato ammesso solo nel 2000 (mentre il film è anteriore essendo del 1996): ma come è possibile?

Quando Matilda spalma il burro d'arachidi sul suo panino si vede che il barattolo è pieno come, ma nella scena successiva è mezzo vuoto.

Quando gli agenti dell’FBI entrano nel garage di Danny de Vito hanno con sè una telecamera per filmare tutte le cose illegali. Matilda li scopre e, con i suoi poteri, apre la telecamera e prende la cassetta. Se ci fate caso però lo sportellino della telecamera era già aperto

Inoltre, vi siete accorti che da un'inqadratura all'altra, cambia la carigrafia sulla lavagna?

La Trinciabue incolpa Matilda per averle messo il tritone (rettile) nella brocca, e Matilda si limita solamente a dire che non è stata lei. Quando la Trinciabue esce dall'aula, la bambina con gli occhiali, vera responsabile dello scherzo, ringranzia Matilda per non aver fatto il suo nome. Ma Matilda come poteva sapere che era stata veramente la bambina con gli occhiali visto che era stata rinchiusa nello strozzatoio?

Il ritratto di Magnus appeso nella casa della signorina Trinciabue è in realtà quello di Roald Dahl, l'autore del romanzo da cui è tratto il film.

Per dimostrare i suoi poteri alla maestra, Matilda riempie un bicchiere d'acqua; peccato che la Trinciabue avesse svuotato quella brocca poco prima.

Il coperchio della scatola di cioccolatini cambia posizione da come Miss Honey lo riappoggia a come la Trinciabue lo trova.

Nonostante qualche piccolo errore e alcune sviste, questo film è in grado  ogni volta di farci sorridere, riflettere e, ammettiamolo, anche di farci versare qualche lacrimuccia.