Buon compleanno Pieraccioni: Il regista toscano in 5 scene cult dai suoi film

Nato a Firenze il 17 febbraio del 1965, Leonardo Pieraccioni compie 53 anni e li porta decisamente bene: doveva fare il Carabiniere, ma è finito a fare spettacoli comici con Carlo Conti e Giorgio Panariello ed infine, grazie a Vittorio Cecchi Gori, ha iniziato la sua avventura da regista.
Un’avventura che, a suon di film campioni d’incassi, lo ha fatto diventare il regista di riferimento della comicità toscana degli ultimi 20 anni: da I Laureati, esordio alla macchina da presa di Pieraccioni, passando per Il Ciclone, Fuochi d’artificio, Ti amo in tutte le lingue del mondo e molti altri.
Molte le scene cult tratte dai film di Pieraccioni che sono rimaste impresse nella personale gallery dei suoi fan: noi ne abbiamo scelte 5, tratte da altrettanti film diretti dal regista toscano, che sono stravisualizzate su Youtube e a distanza di anni strappano sempre una risata.
Partendo proprio dal film d’esordio, I Laureati, del 1995: tutti ricorderanno senz’altro la mitica scena in cui Pieraccioni, Tognazzi, Papaleo e Ceccherini trovano un modo “creativo” per non pagare il conto al ristorante, improvvisando una corsa per decidere chi fra loro dovesse passare alla cassa e infine sparendo per i vicoli della città, con tanto di gesto dell’ombrello al cameriere.

 C’è solo l’imbarazzo della scelta nel cercare (e trovare) scene cult tratte da Il Ciclone, forse il film più famoso di Pieraccioni: una per tutte, la scena del flamenco. Lorena Forteza e le altre argentine improvvisano un tango per le strade della cittadina toscana che le ospita, suscitando sgomento e ammirazione da parte degli abitanti.

 Altra scena indimenticabile, quella tratta da Fuochi d’artificio, del 1997: l’ingenuo Ottone (Pieraccioni) si presta ad una serie di appuntamenti al buio, che si svolgono sempre nello stesso ristorante e che vengono interrotti puntualmente da lui, quando la ragazza in questione dice o fa qualcosa di strano, chiedendo il conto.

 Ne Il Pesce innamorato, del 1999, come non ricordare la scena in cui Pieraccioni (Arturo) confessa a Valeriano che è innamorato di sua moglie Matilde: una cena di famiglia che velocemente cambia faccia…

Infine, dal film Finalmente la felicità, del 2001, godiamoci questa scena in cui il protagonista Benedetto trova un ladro esperto di musica a casa sua e riesce ad intimorirlo…

 Irriverente e fuori dalle righe come solo i toscani sanno essere, Pieraccioni ha consegnato alla storia della comicità italiana una galleria di personaggi ingenui e buoni, ma con la battuta pronta e soprattutto con un’inguaribile ottimismo: tanti auguri Leonardo!