E’ successo in diretta durante il film La vita di Adele, imbarazzo per le scene di sesso: avevano tutte…

La vita di Adele, scene di sesso a go-go. Imbarazzo in rete per un ‘piccolo’ dettaglio

Il 18 gennaio è andato in onda su TV8 il film La vita di Adele, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2013, con Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux nei panni di due ragazze che iniziano una storia erotico-sentimentale – parecchie le scene di sesso nella pellicola diretta da Abdellatif Kechiche – che sfocia in una convivenza, salvo poi…Non vi sveliamo il finale se ancora non lo avete visto!

Appena uscito, La vita di Adele ha raccolto da una parte i favori della critica, ma dall’altra ha incontrato diversi detrattori, a partire dall’autrice della graphic novel Julie Maroh che ha apostrofato il film come pornografia. In effetti ne La vita di Adele le scene di sesso esplicito, i dettagli di nudo e l’audio originale delle due attrici hanno contribuito a etichettare la pellicola da bollino rosso. Basti pensare che una scena di sesso dura quasi 7 minuti e il regista – che ha girato parecchio materiale esasperando talvolta Léa e Adéle – non ha lesinato agli spettatori inquadrature ravvicinate e ciak a dir poco bollenti.

In una intervista di qualche tempo fa, le due attrici hanno ammesso di essersi sentite a tratti umiliate nel girare così tante scene di sesso per La vita di Adele e per ore e ore: “Durante la prima scena di sesso mi veniva da ridere – ha confessato la Exarchopoulos – dovevo masturbarmi e dovevo fantasticare su di lei (Emma), ma quando ho aperto gli occhi sono scoppiata a ridere. Eravamo entrambe imbarazzate. Poi il regista ha continuato a girare per così tanto tempo ed io pensavo: “Cavolo, ti potresti fermare”.

Ieri il film ha scatenato l’imbarazzo degli spettatori perché durante gli incontri a ‘luci rosse’ il volume – non c’è stato doppiaggio, dunque era quello originale – era troppo alto rispetto ai dialoghi tra Adele e Emma.

Risultato? Una valanga di cinguettii da parte di utenti impacciati costretti a cambiare canale per non assistere ai momenti clou insieme ai genitori e soprattutto a volume altissimo: “#Lavitadiadele ho spento e lo finisco in streaming – ha cinguettato qualcuno – non posso vivere con l’ansia che entri uno dei miei genitori omofobi mentre fanno sesso”.

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