Il film del visionario regista messicano, nelle sale dal 14 febbraio, è tra i film con più candidature nella storia dell’Academy Awards: in una clip esclusiva le immagini dal set

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Il mondo fantastico immaginato da Guillermo Del Toro nel suo The shape of water – La forma dell’acqua si appresta a ‘sbancare’ gli Oscar 2018, dopo essere già uscito trionfante dalla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d’oro (su strada anche due Golden Globes, miglior regista e miglior colonna sonora).

Sono 13 le nomination guadagnate dal film di Del Toro, che lo portano di diritto nella gallery dei film più nominati di sempre nella storia dell’Academy: Miglior film, Miglior regista, Miglior attrice protagonista a Sally Hawkins, Miglior attrice non protagonista a Octavia Spencer, Miglior attore non protagonista a Richard Jenkins, Miglior sceneggiatura originale, Miglior montaggio, Miglior scenografia, Miglior fotografia, Migliori Costumi, Miglior montaggio sonoro, Miglior sonoro e Miglior colonna originale.

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Il film sarà nelle sale dal 14 febbraio ed è una fiaba visionaria e malinconica, dove l’amore si scontra con la durezza della guerra fredda. Nel 1962 Elisa, donna delle pulizie affetta da mutismo che lavora in un laboratorio governativo, scopre una creatura anfibia che vive in una cisterna d’acqua. Spinta dalla solitudine, Elisa svilupperà un rapporto con la creatura.

Per creare il mondo in cui è ambientata la storia il lavoro è stato lungo ed articolato: dopo aver visionato innumerevoli materiali fotografici di archivio per la creazione delle scenografie, Del Toro ed il production designer Paul Austerberry hanno iniziato a dare vita all’universo visionario del regista.

“Il laboratorio in cui è situata la piscina coperta che ospita la creatura ha delle influenze high tech mantenendo l’aspetto di una sala degli orrori. Non volevamo un laboratorio sterile e luminoso, piuttosto l’idea era quella di realizzare un ambiente che creasse inquietudine – ha raccontato Austerberry- La stanza della creatura è un labirinto di condutture, canali e camere cilindriche”.

Guillermo Del Toro voleva trasmettere l’idea di un’officina medioevale, non moderna, un luogo che fosse simile ad una prigione con catene e tavoli chirurgici: nella featurette possiamo dare uno’occhiata in anteprima al laboratorio, alla cisterna e alla casa di Elisa.

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