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Kore-Eda Hirokazu e il suo Ritratto di famiglia con tempesta: intervista

Arriverà nelle sale cinematografiche dal 18 maggio, il nuovo film di Kore-Eda Hirokazu "Ritratto di Famiglia con tempesta" (After the Storm). Dopo 'Father and Son' e 'Little Sister', il regista giapponese torna a raccontare la famiglia, questa volta ponendo l'accento sul corto circuito che c'è molto spesso tra sogni e vita quotidiana.

Ritratto di famiglia con tempesta, racconta uno spaccato di vita di una serie di personaggi che in parte non sono riusciti a diventare gli adulti che sarebbero voluti essere. L'immagine che avevano del loro futuro non si è realizzata. C'è chi avrà il coraggio di guardare in faccia la relatà, chi invece di girarsi dall'altra parte e chi la sta semplicemente a guardare. Senza dare alcun giudizio sulle scelte di ogni personaggio, Kore-Eda Hirokazu dipinge un affresco di vita quotidiana.

L'idea del film è nata in Kore-Eda Hirokazu quando nel 2001 sua madre, rimasta sola, si trasferì in un complesso residenziale; andandola a trovare pensò che fosse la location perfetta per un film. Solo molti anni dopo però cominciò a scrivere la sceneggiatura. 

"Nell'estate del 2013 ho iniziato a scrivere la sceneggiatura – racconta il regista – annotandomi queste parole "Non tutti diventano quello che volevano". Ed è così che è nato il personaggio di Ryota, un improbabile investigatore privato che avrebbe tanto voluto essere un romanziere. Come sul lavoro, tra l’altro, anche nel contesto familiare non combina niente di buono, perché non sa rinunciare al vizio del gioco. Un uomo così riuscirà mai aconquistare un po’ di pace? Tutti noi ci misuriamo, nel corso della nostra vita, con la stessa difficile aspirazione: diventare gli adulti che, da bambini, avevamo sognato di diventare. Qualcuno ce la fa, qualcuno si arrende, qualcuno non ce la fa, come Ryota, ma lotta ugualmente: continua a cercare una via per la felicità, per quanto lontana possa essere dal futuro che aveva immaginato."

In occasione della presentazione del film a Roma, abbiamo incontrato Kore-Eda Hirokazu. Lui è riuscito a diventare l'uomo che desiderava essere da piccolo?

"No! Non sono riuscito a diventare ciò che volevo. – Ammette il regista – Non sono stato il figlio che avrei voluto essere e ancora non sono riuscito a diventare il padre che vorrei essere. Per quanto riguarda il film, non ho cercato di dare un messaggio del tipo che se si hanno dei sogni questi poi porteranno ad un qualche tipo di felicità o al fatto che invece è meglio non concentrarci sui propri sogni semplicemente per dover accettare la realtà a tutti i costi. Non c’è questo intento nel mio film. Si tratta di pensare a come varie persone si interfacciano, si raffrontano con la realtà. C’è chi decide di guardarla in faccia, chi invece decide di scostare lo sguardo, c’è chi sta a guardare. Da parte mia quello che cerco di fare senza però dare alcun giudizio, è di proporre vari modi di vivere, vari modi di intendere la realtà."

Quello che Kore-Eda si augura che il pubblico porti con se dopo la visione del film, è il senso di purificazione che avviene con il passaggio del tifone.

"Alla fine del film ogni spettatore porterà con se il sentimento che più gli si addice. – dice Hirokazu – Quello che mi piacerebbe arrivasse è la consapevolezza che dopo il passaggio del tifone, il verde dei giardini brilla di più, come se tutto fosse stato pulito. Nell'arco di una notte è come se ci fosse stata una purificazione che ha portato la bellezza. Non è un film che propone un qualche tipo di soluzione, ma mi piace pensare che questa purificazione finale sia un buon punto di arrivo."

'Ritratto di famiglia con tempesta' un film di Kore-Eda Hirokazu: sinossi

Ryota (Abe Hiroshi) è un loser che sembra uscito dalla penna di Svevo: promessa non mantenuta della letteratura, giocatore d'azzardo, investigatore privato per tenersi a galla, ex marito di un'ex moglie (Kyoko interpretata da Maki Yoko) che ha esaurito le ingentissime scorte di fiducia, padre maldestro di un bambino che conosce poco, figlio fragile di un'anziana madre amorevolmente rassegnata (interpretata da Kiki "Signora Toku" Kilin). Basterà una lunga notte di tempesta, con i quattro personaggi obbligati a condividere gli stessi metri quadrati fino all'alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro?
 

Vi lasciamo alla nostra intervista con Kore-Eda Hirokazu, ricordandovi che 'Ritratto di famiglia con tempesta' (After The Storm) arriverà nelle sale cinematografiche dal 18 maggio.