Il regista di Titanic ed Avatar non passerà solo alla storia per aver realizzato i film che hanno battuto tutti i record d’incasso, ma anche per un’impresa da esploratore compiuta nel 2012

Per James Cameron Fossa delle Marianne è stata la sfida più grande, vinta superando i suoi stessi limiti.

Un uomo da record, non c’è altro modo per definire James Cameron, regista canadese di 63 anni: ogni aspetto della sua incredibile vita, ognuna delle sue passioni, ha toccato l’eccellenza.

Nel mondo del cinema il suo nome è sinonimo di film storici: basti pensare che due dei suoi lavori, Titanic e Avatar, sono rispettivamente il secondo e il primo film di maggiore incasso della storia del cinema. Un’altra sua grande passione sono il mare (possiede una flotta di sottomarini) e i documentari: anche in questo settore Cameron ha lasciato decisamente il segno, arrivando a compiere un’impresa che resterà negli annali.

James Cameron Fossa delle Marianne: un’impresa storica

Nel 2012 James Cameron è sceso nella Fossa delle Marianne, il più profondo degli abissi conosciuti: 11 km in verticale, una distanza maggiore dell’altezza dello stesso Monte Everest, che il regista è stato il primo uomo al mondo a compiere in solitaria. Prima di lui, solo l’equipaggio del batiscafo Trieste raggiunse tale punto, nel gennaio del 1960.

L’impresa ha avuto una preparazione lunga 7 anni, necessari a mettere a punto il sottomarino Deepsea Challenge, ed è diventata un documentario per National Geographic: è qui che Cameron ha raccontato i dettagli della sua incredibile discesa in un luogo che nessun essere umano aveva mai visto prima.

“Il sottomarino stava rallentando mentre mi avvicinavo all’obiettivo. Per un lungo istante ho pensato a quanto stavo realizzando. Poi mi sono subito dato da fare. Ero a poche centinaia di metri dal fondo e dovevo mettere a punto la zavorra, regolare le telecamere, accendere le luci dei riflettori. Mentre l’altimetro procedeva con il conto, ho visto il bagliore del fondo. Era il posto più desolato della Terra”, ha raccontato James Cameron, che poi ha anche spiegato come anche in quel posto così lontano dal resto dell’umanità sia stato raggiunto da una telefonata della moglie.

Per James Cameron Fossa delle Marianne è stata la sfida più grande e vincerla non ha segnato solo una tappa storica nella sua vita di esploratore, ma anche un progresso per la scienza, che ha potuto analizzare i campioni prelevati dal sottomarino del regista in un punto dove l’essere umano si era spinto diversi decenni prima, quando aveva a disposizione strumenti molto meno raffinati.

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