Il docu film ‘Iuventa’ di Michele Cinque, proiettato all’Angelo Mai il 22 giugno. Un film inteso e toccante che porta davanti agli occhi degli spettatori una vicenda accaduta lo scorso anno: quello della nave Iuventa e della ONG Jugend Rettet accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

All’Angelo Mai la prima romana di ‘Iuventa’ il film sulla nave tedesca che ha salvato migliaia di persone

Il 22 giugno verrà presentato all’Angelo Mai di Roma il film documentario ‘Iuventa’ di Michele Cinque.

Il documentario, presentato in concorso al Biografilm festival, affronta un tema più che mai attuale: quello dei migranti. Michele Cinque con ‘Iuventa’ porta sul grande schermo la vicenda della ONG tedesca Jugend Rettet arrivata agli onori della cronaca per l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la scorsa estate.

Il docu – film racconta oltre un anno di vita dei protagonisti partendo dalla prima missione nel Mediterraneo e concludendosi con il sequestro della nave avvenuto il 2 agosto 2017. Nata nel 2015 per salvare i migranti nel Mediterraneo e come gesto di richiesta attiva ai governi dell’Europa per creare un servizio pubblico di salvataggio (come era stato Mare Nostrum), la ONG ha dovuto fronteggiare molte avversità e Michele Cinque ce le racconta portando lo spettatore in un viaggio intenso e toccante.

Un viaggio che parte dalla nascita della ONG, la Jugend Rettet (Gioventù che salva), passa per il crowfounding del 2016 per poter comprare il peschereccio che poi verrà ribattezzato ‘Iuventa’, i quindici giorni prima della missione in mare aperto (in cui verranno salvate più di 2000 persone, il rientro dei giovani dell’organizzazione a Berlino e il viaggio in Sicilia per ritrovare i ragazzi salvati 6 mesi prima. Un viaggio che si concluderà in modo amaro, con il sequestro dell’imbarcazione nell’agosto dello scorso anno.

Iuventa, per la giovane età dei protagonisti, è una sorta di racconto di formazione: il trovarsi davanti all’orrore della tragedia che si consuma quotidianamente nel Mediterraneo e la graduale presa di coscienza della complessità dei problemi socio-politici connessi al grande tema della migrazione portano i giovani protagonisti a mettere in dubbio il senso dell’intero progetto e, in qualche modo, alla perdita dell’innocenza.

“La prima volta che ho sentito parlare della Iuventa – racconta il regista Michele Cinque – è stato nella tarda primavera del 2016 quando Jugend Rettet, fondata nel 2015 dal diciannovenne Jakob Schoen e da alcuni suoi coetanei di Berlino, ha lanciato pubblicamente il suo programma di azioni. Sono stato colpito immediatamente da questa storia percependo la sua importanza sia da un punto di vista simbolico che reale. Erano già presenti tutti gli elementi chiave: la giovanissima età dei protagonisti, lo slancio utopico che li aveva spinti a lanciarsi in questa impresa, il desiderio di cambiare il mondo e una grande forza di volontà che, come era prevedibile, li avrebbe portati a un certo punto a scontrarsi con la durezza della realtà”.

E aggiunge.

“Ho sentito fortemente la necessità di scavare più a fondo nella storia. Non mi interessava l’aspetto sensazionalistico dei salvataggi in mare ma ero piuttosto interessato a capire i protagonisti di questo progetto umanitario: i loro sogni, le loro speranze ma anche le loro delusioni. In Iuventa, contrariamente alle mie opere precedenti, il focus non si concentra su un singolo personaggio, ma racconta unesperienza collettiva e la nave diventa in qualche modo la vera protagonista del film.“.

In attesa di vederlo sui grandi schermi dei cinema italiani, l’appuntamento con ‘Iuventa’ il film è per venerdì 22 giugno alle ore 21.00 all’Angelo Mai, Viale delle Terme di Caracalla 55, Roma. Biglietti 6€.

Altre proiezioni: Mercoledì 27 giugno – Casa Emergency, Via Santa Croce 19 – Milano