Sembra una maledizione, ma dietro c’è una spiegazione più semplice di quel che sembra

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La maledizione di Gomorra continua: dopo i già sei arresti compiuti fra il cast del film ispirato al best seller di Roberto Saviano, ora arriva anche il settimo. Stavolta si tratta di Salvatore Russo, che nel film del 2008 era l’addestratore dei piccoli camorristi, arrestato nella vita reale per spaccio.

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Russo, secondo l’edizione napoletana di Repubblica, sarebbe stato uno dei capi che reggeva la gestione dello spaccio a Scampia e secondo i militari che per anni hanno indagato prima di compiere gli arresti, la piazza di spaccio era legata all’organizzazione criminale Vanella Grassi.

Russo è solo l’ultimo di una lunga serie di arresti fra i protagonisti del film Gomorra: prima di lui hanno avuto guai con la legge più o meno gravi altri sei colleghi di set, fra cui il caso più grave è stato quello di Bernardino Terracciano, che in Gomorra interpretava un boss e che nel 2012 è stato condannato all’ergastolo per duplice omicidio.

La motivazione dietro ai tanti arresti fra gli attori di Gomorra è da rintracciare non in effetti in una maledizione ma nel fatto che per interpretare il film vennero scelti all’epoca attori non professionisti e molti dei protagonisti furono reclutati nella comunità del luogo.

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