Gabriele Muccino torna a raccontare la complessità della vita attraverso i rapporti familiari, fatti di fragilità amore e bugie. In occasione della presentazione del film a Roma abbiamo incontrato il cast. Ecco le nostre interviste

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‘A casa tutti bene’ il nuovo film di Gabriele Muccino: ‘In fin dei conti domani è un altro giorno’. Intervista

Il 14 febbraio arriva al cinema ‘A casa tutti bene’ il nuovo film diretto da Gabriele Muccino con un un cast stellare. Una commedia toccante, che pone al centro dell’attenzione i rapporti familiari con le loro fragilità, bugie e ciclicità.

‘A Casa Tutti Bene’ racconta la storia di una grande famiglia che decide di festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Ma una mareggiata improvvisa blocca l’arrivo dei traghetti e ritarda il rientro (previsto in serata) degli invitati costringendo tutti a rimanere sull’isola. Sarà l’occasione per fare i conti con se stessi, con il proprio passato, le gelosie mai sopite, i tradimenti, le paure e anche improvvisi e inaspettati colpi di fulmine.

“Dopo 12 anni di vita e di lavoro a Los Angeles, – racconta Muccino – dopo aver viaggiato fisicamente ed emotivamente in luoghi lontani scoprendo cose che mai avrei immaginato, il mio è un vero ritorno a casa, anzi una sorta di ritorno ad Itaca di un Ulisse un po’ più adulto, che ha visto e vissuto tanto. Fare film permette di aprire la mia finestra sul mondo e restituire il mio sguardo da esploratore e osservatore. Qui c’è forse una sintesi di quello che ho realizzato finora. Per un artista lo sguardo sulle cose è pregno della vita che viviamo e cha abbiamo vissuto, specie se dobbiamo raccontare, rappresentare o abbiamo la missione di raccontare la vita in tutte le sue sfaccettature e in tutte le sue età.”

Un cast stellare dicevamo, per il ritorno di Gabriele Muccino in Italia: Stefania Sandrelli, Ivano Marescotti, Stefano Accorsi, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore.

“Nel film vivo un grande dramma che nessuno può condividere con me – racconta Claudia Gerini ai nostri microfoni – perché avere a che fare con un marito malato, con tutte le conseguenze che arriveranno, vivere con questa malattia che avanza a poco a poco scardina e sgretola la mente. Ed io sono sola ad affrontare questa cosa. Il silenzio e il dover mandare giù quello che ad un certo punto non ti va più di tacere diventa ad un certo punto la spinta propulsiva per uscire allo scoperto e condividere quel peso con tutti gli altri.”

Sono tutti personaggi positivi quelli raccontati da Muccino in ‘A casa tutti bene’: nessuno di loro soccombe a ciò che accade, nessuno si tiene la sua sconfitta. Tutti dicono: domani sarà un altro giorno. E nessuno è incolume dalla tempesta di verità che si abbatte sulla famiglia, nemmeno i bambini.

“Lo sguardo dei bambini – spiega Muccino ai nostri microfoni – è molto importante perché sono vittime passive di un tumulto incomprensibile. Sono tutti coinvolti in questo turbinio che non lascia nessuno incolume. E’ un vortice un tumulto che fa danni su tutti e coloro che pensano di esserne immuni, ovvero gli adolescenti che si innamorano e progettano un futuro migliore, sono esattamente come erano i loro genitori 15 anni prima. La tragicità della ciclicità delle cose è anche questo. Torniamo involontariamente a commettere gli errori dei nostri genitori ad assomigliare a loro a fare il loro stesso percorso e magari a riappacificarci con i nostri genitori. Ma è un ciclo che va fatto ed è complesso quanto lo è la vita.”

Vi lasciamo con le nostre interviste a Gabriele Muccino e al cast di ‘A casa tutti bene’ ricordandovi che l’appuntamento è al cinema dal 14 febbraio.