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Il Messaggero

National Geographic: uno speciale su Riina e uno su Maradona

Saranno due i protagonisti degli speciali in onda su National Geographic: prodotti da Stand By Me, sul canale andranno infatti in onda due ritratti inediti e dettagliati di personaggi discussi e iconici della nostra epoca, raccontati dalle persone che hanno avuto modo di frequentarli e di vivere accanto a loro. Il primo è Totò Riina, il secondo Diego Armando Maradona. Riina: Le Verità Nascoste è andato in onda il 20 marzo alle 20:55, mentre lo speciale sul celebre calciatore verrà trasmesso a maggio.

Totò Riina, la Belva

La Belva, Totò ‘u curtu, il Capo dei capi. Sono tanti i soprannomi con i quali è stato ribattezzato negli anni Totò Riina, tra i boss mafiosi più feroci e spietati di sempre, protagonista di una guerra di mafia durata dal 1981 al 1983 nella quale in Sicilia furono uccise oltre 1000 persone.

La vita di Totò Riina

Nato in una famiglia di contadini il 16 novembre 1930, a 13 anni perde il padre e il fratello nell’esplosione di una bomba. A 18 anni viene “combinato” ufficialmente in Cosa Nostra da Luciano Liggio e si fa subito riconoscere per la sua inaudita ferocia. A 19 anni finisce nel carcere dell’Ucciardone per aver ucciso in una rissa un suo coetaneo. Ma è la strage di Viale Lazio, nel 1969, a portarlo agli onori della cronaca. Da quel momento la sua ascesa alla vetta di Cosa Nostra è continua e insanguinata. C’è lui dietro la morte dei magistrati Falcone e Borsellino e dietro le vendette ordite contro i pentiti del maxiprocesso palermitano, iniziato nel 1986.

Il 15 gennaio 1993 la sua vita di boss in latitanza si conclude con l’arresto che lo costringe a 25 anni di reclusione sotto il regime del 41 bis. Da quella condizione di carcere duro Riina non abdica mai davvero al suo ruolo di boss fino alla morte lo scorso 17 novembre.

Riina, le verità nascoste

Riina: Le verità nascoste ripercorre la vita di Riina attraverso le parole di chi l’ha combattuto, come Gian Carlo Caselli, ex procuratore della Repubblica di Palermo; Sergio Lari, procuratore generale di Caltanissetta; chi l’ha affiancato, come Gaspare Mutolo, suo autista e braccio destro; come il pentito Santino Di Matteo, il cui figlio fu rapito e poi sciolto nell’acido per indurlo a ritrattare le rivelazioni sulla strage di Capaci; e chi è stato vittima della sua ferocia comeTina Montinaro, moglie del caposcorta di Giovanni Falcone morto nell’attentato al giudice.