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Che bella giornata, errori e curiosità

Che bella giornata è stato un vero e proprio caso cinematografico prima che Checco Zalone e il suo regista Gennaro Nunziante bissassero il successo del 2011 con Quo Vado? battendo ogni record di incassi nella storia del cinema italiano.

Al di là dei numeri e dei biglietti venduti (pensate che il giorno d'esordio incassa al botteghino 2,62 milioni di euro), dietro Che bella giornata ci sono tante curiosità e qualche discrepanza di cui probabilmente non eravate a conoscenza.

Il film narra la storia di Checco, un giovane pugliese disoccupato trasferitosi al nord da anni che sogna di diventare carabiniere, ma che per una serie di strambe coincidenze, riesce a trovare lavoro come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Incontra Farah (la bella Nabiha Akkari), che fa parte insieme al fratello di un gruppo di male organizzati terroristi pronti a far saltare la Madonnina. L'innegabile simpatia di Checco conquista la studentessa d'arte che alla fine rinuncerà al diabolico piano, ma non vi diciamo come!

Inizialmente il film doveva durare 30 minuti di più, ma alcuni dialoghi tra Checco e il vescovo (Tullio Solenghi) e un paio di scene sono state poi tagliate. Cameo originale per Caparezza, il rapper conterraneo di Zalone che si esibisce in “Vieni a ballare in Puglia” e poi in “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri ad un matrimonio di paese; in quella stessa occasione, sale sul palco anche una ragazza che intona “Non amarmi” di Aleandro Baldi e Francesca Alotta: quella ragazza è Mariangela, attuale fidanzata di Checco Zalone e mamma della loro piccola Gaia.

GLI ERRORI DEL FILM CHE BELLA GIORNATA

Passiamo agli errori riscontrati nel corso delle riprese di Che bella giornata: dobbiamo dire che non sono molti, ma alcuni sono grossolani, come per esempio nella scena in cui Checco, dopo una notte insonne passata su Facebook a cercare il profilo di Farah, si infuria quando la madre entra in camera per la colazione e stacca la spina del pc: come molti hanno notato, una macchinina sulla scrivania, che cade a terra durante lo sfogo di Zalone, nell'inquadratura successiva torna al suo posto, dietro il modellino dell'elicottero.

Segnaliamo poi un raccordo di montaggio sbagliato quando al vescovo viene passata una bottiglia di spumante per festeggiare insieme agli ex giocatori d'azzardo: nella scena successiva, il gesto si ripete.

Si vede anche un microfono in campo quando Caparezza viene interrotto dall'arrivo della polizia e assistiamo a una sorta di miracolo quando Checco porta via dal museo il famoso dipinto “L'estasi di Santa Teresa” staccandolo insieme alla cornice: quando torna, lo vediamo semplicemente riattaccare la tela senza staccare la cornice dal muro.

Infine piccola svista nella scena finale, quando Checco sale sul Duomo con la valigetta che gli ha dato Farah (dove si crede sia inserita la bomba), l'allarme suona, ma tutti fanno finta di niente e poi – stacco – esplode il trullo del nonno in campagna. Nella valigetta vi era soltanto il telecomando a distanza e i cani non avrebbero dovuto abbaiare né tanto meno il metal detector avrebbe dovuto attivarsi.

QUO VADO? IL CINEMA E' ALTRO: LO HA DETTO…